Crisi energetica, inflazione, aumento dei prezzi dei beni di consumo sono solo alcuni dei problemi che le famiglie italiane e veronesi sono costrette ad affrontare in questo periodo di difficoltà. Progetto S.T.E.P.S, in questo senso, propone un programma di aiuti concreti di sostegno nei confronti della cittadinanza, ma fornisce anche strumenti di educazione finanziaria. L’iniziativa, che prende piede in Terza Circoscrizione, è stata presentata oggi in sala Delaini alla presenza della dirigente Sviluppo e Gestione Progetti Locali Nazionali ed Europei Chiara Maccacaro, dell’attivatore Banco di Comunità di Verona e operatore cooperativa sociale Cauto Mariano Mazzacani e delle operatrici MAG Stefania Colmelet e Gemma Albanese. L’incontro è iniziato con l’intervento di Chiara Maccacaro che ha illustrato il progetto: “Il Progetto S.T.E.P.S. è partito nel luglio nel 2020 grazie al finanziamento dell’Unione Europea. E’ un programma di iniziative incentrate sul cambiamento demografico, una cui conseguenza è la solitudine. Si concentra sul territorio della Terza Circoscrizione che è la più grande e va a sviluppare un indice della solitudine per monitorare la qualità della vita. Il progetto punta su due aspetti: creare dei contesti di relazione, quindi degli spazi pubblici, chiamati S.T.E.P.S Points, messi a disposizione della comunità dove i cittadini possono incontrarsi e promuovere dei servizi, e promuovere le relazioni sociali creando dei luoghi d’incontro’’. In seguito, l’intervento di Mariano Mazzacani, attivatore del Banco di Comunità di Verona ha portato in aula gli obiettivi e le aspirazioni del banco di Comunità. “Il modello di Banco di Comunità ha l’obiettivo di promuovere servizi a sostegno della cittadinanza e di chi è in difficoltà. Le attività che promuoviamo sono ad esempio lo scambio di beni di vario tipo, ma anche altre attività come corsi di lettura di bollette in collaborazione con MAG. Il mercato dell’ energia è esploso e per le persone è difficile orientarsi, perciò noi diamo loro delle indicazioni in questo senso. Un’altra declinazione è quella di dare la possibilità ai cittadini di poter fruire di supporti digitali grazie ai nostri soci attivi e dunque dare servizi di informazione. Si offre anche come punto di incontro per le persone dando loro un momento di socializzazione’’. Infine, le operatrici Mag Stefania Colmelet e Gemma Albanese hanno spiegato cosa significa educazione finanziaria ed economia sociale: “Mag si occupa di economia sociale nell’ambito della finanza etica, mutualistica e solidale. Negli anni abbiamo trasformato il nostro sportello in luogo di educazione finanziaria per far conoscere ai cittadini i pericoli e le opportunità in questo ambito. Il progetto S.T.E.P. S. che coinvolge le persone più sole, che in varie forme vengono avvicinate da malfattori, le istruisce anche a riconoscere le truffe online. Questi percorsi vogliono essere di sostegno per far riflettere su queste dinamiche e capire come difendersi, sono percorsi ciclici organizzati in varie fasi della giornata in modo che tutti possono parteciparvi. C’è anche la possibilità di incontri individuali per approfondire la propria situazione perché noi crediamo che l’educazione finanziaria possa fare una grande differenza e bisogna, dunque, imparare a possedere gli strumenti per rimettersi in gioco anche in ambito economico’’.
Francesca Brunelli