Sabato 18 giugno dalle 9 alle 12.45 alla Gran Guardia si terrà il convegno “Gli episodi di crisi nel corso della malattia di Alzheimer: i bisogni e le risposte possibili”, promosso dall’Assessorato ai Servizi sociali e Famiglia del Comune di Verona insieme all’associazione Familiari Malati di Alzheimer. L’evento è stato presentato dall’assessore Enrico Toffali, insieme al presidente dell’associazione Familiari Malati Alzheimer Giorgio Pedron, al neurologo Giuseppe Gambina, al consigliere dell’associazione Salvatore Toscano e alla volontaria Nadia Ferroni.
“La malattia di Alzheimer colpisce ormai un numero sempre più elevato di persone – ha detto Toffali – per questo è importante mantenere una stretta collaborazione tra tutti gli operatori del settore, che sappia far fronte alle esigenze dei malati supportando le famiglie e valutando insieme percorsi e soluzioni alle diverse necessità. In particolare il convegno prenderà in esame le situazioni di crisi che si manifestano con complessi disturbi del comportamento, causando grandi difficoltà di gestione alle famiglie”.
Il convegno, aperto a tutti i cittadini, vedrà la partecipazione di numerosi esperti e sarà un’occasione anche per fare il punto sulla ricerca medico-scientifica e sulle possibili cure.
La malattia di Alzheimer per il notevole impatto epidemiologico (in Italia si stima che circa ottocentomila persone siano affette da malattia di Alzheimer) e per la lunga durata (in media dura circa 8 anni) costituisce un rilevante problema per la sanità pubblica, per il sistema sociale e per le famiglie, dove di fatto viene assistito il malato (l’80% circa).
I temi trattati nella prima parte della mattinata riguarderanno gli “Episodi di crisi nel corso della malattia di Alzheimer”, “I ricoveri di stabilizzazione per le crisi di scompenso comportamentale; l’esperienza di Milano” e le “Innovazioni organizzative e strategie politiche per fronteggiare gli episodi di crisi”; nella seconda parte saranno trattati i temi “La nuova generazione di farmaci anti Alzheimer, aspettative e limiti”, “Prevenzione e contenimento degli episodi di crisi”, “Agire sulla mente e sul corpo per un più lungo benessere”.