Altromercato, la principale realtà di Commercio Equo e Solidale italiana e tra le più grandi al mondo, che ha sede a Verona, da tempo promuove un Natale sostenibile tra le aziende e per i propri dipendenti. Una formula che continua a crescere a testimonianza di una sempre maggiore attenzione all’eticità nelle scelte aziendali, anche sotto le feste.
Il progetto che Altromercato dedica alla regalistica aziendale ha visto un’importante accelerazione delle confezioni regalo vendute che passano dalle 5.756 del 2019 alle 13.310 del 2022, registrando una crescita del +131%.
Negli anni il numero di aziende che si sono rivolte ad Altromercato per l’acquisto di regali solidali è aumentato, sino a raggiungere le 112 aziende del 2022.
“Anche il Natale di quest’anno vuole essere un momento per realizzare un gesto concreto nella costruzione di una società più equa e inclusiva alla quale possono contribuire anche le aziende con un regalo scelto non solo col cuore, ma anche con la testa. Una scelta che lascia il segno e che contribuisce a un cambiamento importante per il futuro di tutti.” afferma Valeria Calamaro, Responsabile marketing e sostenibilità Altromercato.
Con le proposte di regalistica aziendale di Altromercato la cultura sostenibile delle aziende può crescere e lasciare un segno concreto. Infatti, l’acquisto permette di sostenere due progetti: uno in America Centrale e uno in Italia, pensati per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e per costruire una società più equa e inclusiva.
Il progetto “We love Italy” sosterrà l’acquisto di un importante macchinario che consentirà alla cooperativa sociale Pietra di Scarto in Puglia di ampliare la propria linea di produzione. Inoltre, consentirà loro anche di destagionalizzare la produzione di pomodori e passate, garantendo così la continuità lavorativa alle persone impiegate e la creazione di ulteriori posti di lavoro per persone in situazione di fragilità.
Il progetto Eroi del Clima sosterrà centinaia di coltivatori di caffè di Soppexcca in Nicaragua duramente colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici, rafforzando il sistema agroforestale e rinnovando le piante di caffè, ormai secche e poco produttive, con specie più resistenti ai cambiamenti climatici, nonché piantando migliaia di nuovi alberi da frutto per aumentare la biodiversità degli ecosistemi e del territorio e la sovranità alimentare delle famiglie.