Cresce L’Azalea, nuovo “punto salute” La cooperativa ha realizzato un poliambulatorio con percorsi di riablitazione

È stato inaugurato “Punto Salute”, nuovo poliambulatorio a Lugagnano di Sona (via Manzoni 15, presso il centro polifunzionale), che ha aperto le sue porte a tutta la cittadinanza. Numerosi i presenti per visitarne gli spazi (completamente ristrutturati e accessibili), incontrare i professionisti dell’équipe medica e sanitaria e conoscere i percorsi di cura e riabilitazione. Sono intervenuti, prima del taglio ufficiale del nastro, Linda Croce, presidente della cooperativa sociale Azalea, realtà che gestisce “Punto Salute”, il sindaco del Comune di Sona Gianluigi Mazzi e l’assessore ai Servizi sociali Elena Catalano, il direttore sanitario dottor Ermanno Motta, Massimo Buriani, direttore d’area di CoopSelios, don Pietro Pas­qualotto, coparroco di Lugagnano di Sona e il vicesindaco del Comune di Sommacampagna Giando­menico Allegri. “Pun­­to Salute non è solo un poliambulatorio, è un progetto di salute – così l’abbiamo voluto -perché il valore per noi a caposaldo di tutto è la salute come un bene comune, da tutelare e promuovere» spiega Linda Croce, presidente della coop sociale Azalea di Pescantina, una delle più significative del veronese, attiva da oltre 25 anni nella gestione di servizi educativi, sociali e sociosanitari. «L’o­biettivo è infatti rispondere con un ascolto e uno sguardo globali ai bisogni delle persone e delle famiglie, grazie al lavoro di équipe multidisciplinari». Ben quattordici le specialità mediche (cardiologia, ortopedia, ginecologia, diabetologia, fisiatria, pediatria, otorinolaringoiatria, geriatria, oculistica, chirurgia vascolare, pneumologia, me­dicina interna, dermatologia e fitoterapia), otto le sociosanitarie (fisioterapia, podologia, psicologia clinica e psicoterapia, logopedia, psicologia dell’età evolutiva, dietetica, massoterapia e psicomotricità), infine gli esami diagnostici: ecografie, ecocardiogramma, ecocolordoppler, elettrocardiogramma e spirometria.

A caratterizzare il poliambulatorio, oltre ai tradizionali percorsi di diagnosi e cura, sono le iniziative di orientamento e informazione gratuite, in collaborazione con enti e associazioni locali (prevenzione delle malattie croniche e oncologiche, autismo, disturbi dell’apprendimento, malattie del decadimento cognitivo, allattamento,…), con l’obiettivo di favorire stili di vita sani e consapevoli in un’ottica di promozione della salute della persona e della comunità. Ha da poco preso il via lo sportello di patronato, in collaborazione con Acli Verona, per fornire assistenza gratuita nelle pratiche di previdenza sociale, tutela della salute e dei diritti del cittadino. È inoltre proposta una consulenza medica personalizzata, sempre a titolo gratuito, per aiutare le persone a orientarsi nella rete dei servizi sanitari pubblici, come assistenza domiciliare, casa di riposo, visita delle commissioni mediche per ottenere il riconoscimento di invalidità civile, permessi lavorativi retribuiti (legge 104) e valutazione relativa alle liste di collocamento lavorativo mirato.

E per andare incontro alle esigenze di tutti, in particolari situazioni e su richiesta, alcune prestazioni sanitarie potranno essere erogate anche a domicilio. Inoltre, sempre su richiesta, è attivo un servizio di trasporto sociale gratuito casa-poliambulatorio. Anche ai bambini è riservata un’importante attenzione: a loro è dedicata un’area interna allestita con giochi e per l’allattamento dei più piccoli, all’esterno un ampio parco giochi.

La cooperativa sociale Azalea conta 480 soci (ordinari e volontari), ha all’attivo 70 servizi sul territorio e vede destinatari dei suoi servizi e progetti oltre 20mila cittadini. I servizi dell’area “cure primarie” rispondono ai bisogni sanitari primari delle persone, erogati sia a enti pubblici che privati, fornendo assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica in strutture o a domicilio. Alla base di questa filiera un’idea di cura che crea le condizioni per un superamento, laddove è possibile, di una logica riparatoria e puramente assistenziale a favore di una preventiva e proattiva, ovvero capace di leggere i bisogni e di intervenire con progetti mirati, flessibili e quanto più partecipati.