Crediti per riqualificare il territorio Lo scopo è quello di attuare interventi di demolizione di manufatti dismessi o inutilizzati

Il Comune ha definito gli obiettivi, i criteri di valutazione, lo schema di avviso e la modulistica relativamente ai crediti edilizi da rinaturalizzazione.
Lo scopo dei crediti edilizi di rinaturalizzazione (CER) è creare le condizioni di operatività per attuare interventi di demolizione integrale di manufatti dismessi ed inutilizzati e attuare quindi un progetto di riqualificazione urbanistica mediante la rinaturalizzazione del suolo. Condizione essenziale è il mantenimento del suolo in condizioni di rinaturalizzazione e di inedificabilità per un periodo non inferiore a 10 anni.
“Le proposte derivanti dagli studi di fattibilità potranno essere valutate dall’Amministrazione in sede di predisposizione della variante alla strumentazione urbanistica; i CER saranno attribuiti sulla base dei seguenti parametri, da definire con apposito Regolamento: localizzazione, consistenza volumetrica o di superficie e destinazione d’uso del manufatto esistente; costi di demolizione e di eventuale bonifica, nonché di rinaturalizzazione; differenziazione del credito in funzione delle specifiche destinazioni d’uso e delle tipologie di aree o zone di successivo utilizzo”, spiegano il Sindaco Pierluigi Giaretta e il Vicesindaco delegato all’urbanistica Valerio Peruzzi.
Va specificato che i manufatti dismessi ed inutilizzati da demolire sono definiti da “caratteristiche localizzative, morfologiche, strutturali, funzionali, volumetriche od estetiche, costituiscono elementi non congruenti con il contesto paesaggistico, ambientale od urbanistico, o sotto il profilo igienico-sanitario e della sicurezza”.