Covid e maltempo, agricoltura in crisi Salvagno: “Il sistema agroalimentare nazionale rappresenta la prima ricchezza del Paese”

Si è celebrata sabato sera in Cattedrale a Verona la 70ª Giornata del Ringraziamento provinciale con la Santa Messa officiata dal Vescovo, Monsignor Giuseppe Zenti. Presenti Autorità civili come il Sindaco di Verona Federico Sboarina e militari. La tradizionale ricorrenza è stata festeggiata a numero chiuso, per rispettare le norme di sicurezza anti Civid-19, e senza la benedizione delle macchine agricole. “La Giornata del Ringraziamento è una ricorrenza importante e per questo non abbiamo voluto rinunciare alla celebrazione religiosa, seppure con un ingresso limitato di persone. Gli agricoltori di Coldiretti festeggiano questa giornata dal 1951 in tutta Italia per ringraziare per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sulla nuova annata”, ha precisato Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona. “Il 2020 – ha aggiunto il presidente – è stato un anno particolarmente difficile per la pandemia mondiale che ha sconvolto la vita delle persone, le attività produttive e il sistema economico. Tuttavia, l’agricoltura veronese non si è mai fermata per garantire ai cittadini la disponibilità di cibo anche nel periodo del lockdown. Del resto, durante l’emergenza – anche grazie al delivery – il numero di cittadini che hanno acquistato prodotti locali è notevolmente aumentato. Ciò ha permesso a una considerevole fetta di popolazione di conoscere la genuinità e la salubrità del km zero”.
Proprio in questo senso Coldiretti Verona è impegnata nella richiesta del riconoscimento di nuove denominazioni tra cui la Dop della mela, Igp della ciliegia e dell’asparago di Verona e con l’aggiornamento di disciplinari di altre produzioni come la pesca per dare la possibilità di scegliere un prodotto veronese garantito dalle certificazioni. “A causa del coronavirus, non abbiamo un settore produttivo in ambito agricolo che non sia in sofferenza. La chiusura di ristoranti, bar e agriturismi alle 18 ha un effetto negativo a cascata sull’agroalimentare, con una perdita di oltre un miliardo di euro a livello nazionale per le mancate vendite di cibo e bevande nel solo mese di applicazione delle misure di contenimento. A livello locale, prevediamo danni per 2 milioni di euro solo per gli agriturismi. Un drastico crollo dell’attività che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Le limitazioni alle attività di impresa devono prevedere un adeguato sostegno economico lungo tutta la filiera e misure come la decontribuzione protratte anche per le prossime scadenze poiché è necessario salvaguardare il sistema agroalimentare nazionale che rappresenta la prima ricchezza del paese e svolge un ruolo di traino per l’intero sistema economico Made in Italy in Italia e all’estero”, ha concluso Salvagno.
Quest’anno l’annata agraria è stata condizionata oltre che da problemi commerciali con conseguenti danni economici per il Covid-19 anche da episodi violenti di maltempo che hanno colpito la provincia veronese provocando ingenti danni alle coltivazioni.