Crescono gli investimenti in costruzioni nel biennio 2020-’21, anche se a ritmo rallentato rispetto al 2019. Nel 2018 il valore complessivo in Italia aveva superato i 139 miliardi di euro e ora le previsioni di chiusura del 2019 parlano di un ulteriore incremento del 3,3%, pari a circa 4,5 miliardi di euro: numeri destinati ad aumentare anche nel biennio successivo, con una crescita prevista di 2,5 miliardi nel 2020 (+1,8%) e di 2,4 miliardi nel 2021 (+1,7%).
Queste le stime aggiornate dell’Osservatorio SaMoTer-Prometeia, che ha stilato il Monitor edilizia – dicembre 2019. Un’indagine trimestrale sull’andamento del comparto che SaMoTer, il Salone internazionale macchine per costruzioni (Veronafiere, 21-25 marzo 2020), mette a disposizione delle aziende per aiutarle a interpretare le evoluzioni del mercato.
Andamento irregolare delle costruzioni nei primi tre trimestri del 2019
Dopo una forte crescita nei primi tre mesi del 2019, il mercato ha assistito a un ripiegamento nel secondo trimestre e a un successivo, modesto, recupero nel terzo (+0,2%), grazie in particolare al settore residenziale. Nonostante questo debole andamento del secondo e terzo trimestre, nel complesso la crescita stimata nella media del 2019 per gli investimenti in costruzioni è confermata (+3,3%), in ragione della robusta espansione registrata nei primi tre mesi dell’anno.
A sostenere l’edilizia residenziale sono soprattutto gli investimenti per il rinnovo del patrimonio abitativo, legati alle esigenze di riqualificazione, oltre che ai vantaggi derivanti dagli incentivi fiscali. Meno incisiva la componente delle nuove abitazioni, a causa del calo dei permessi a costruire nel primo trimestre 2019, che indica una pur lieve flessione in termini tendenziali (-0,9%).
Trend positivo per il mercato immobiliare
Nel terzo trimestre è proseguita la tendenza positiva delle compravendite nel mercato residenziale in atto quasi ininterrottamente dal 2014.
, con un ritmo (5%) superiore a quello registrato nel periodo precedente. Nel mercato non residenziale, invece, gli andamenti sono diversificati: mentre il segmento terziario-commerciale risulta in forte crescita (+7,4% rispetto ai trimestri precedenti), quello produttivo prosegue la tendenza negativa (-0,9%).
Nonostante questo contesto di generale ripresa delle compravendite, i prezzi delle abitazioni non hanno ancora raggiunto una completa stabilizzazione, registrando un’ulteriore, lieve flessione nel secondo trimestre (-0,2%), in particolare per le abitazioni esistenti, a fronte di un incremento nel segmento del nuovo.