“Il calcio sta cambiando, ma si fa troppa confusione. Bisogna guardare i dati. Ormai i portieri toccano più palloni dei giocatori in movimento e questo non va bene.
Radu adesso può riprendersi solo giocando. Anche se sarà difficile. È bravo, ma ha collezionato una sola presenza in un anno”.
Stefano Sorrentino torna sull’errore di Radu in Bologna-Inter. Ma ci sono stati altri errori… Meret, Gigi Buffon, ieri Terracciano della Fiorentina…
“Costruzione dal basso? Addirittura si è arrivati a lasciare la palla al portiere nella rimessa dal fondo: tocco corto del compagno e il portiere è colui che deve impostare l’azione. Allora mettiamo tra i pali un centrocampista. Si sta estremizzando. I passaggi al portiere sono triplicati in pochi anni.
Esagerando, da piccoli chi andava in porta? Quello più scarso con i piedi. Ci sarà un motivo.
Mi chiedo se qualcuno calcola quante azioni che partono così producono pericoli nell’area avversaria e quante invece generano danni nella propria. Bisogna studiare bene costi e benefici.
Io sarò anche legato a un calcio diverso, ma ho giocato fino a due anni fa. A quei tempi il portiere doveva innanzitutto parare. Quando Emiliano Mondonico mi ha fatto debuttare, mi ha detto:
“Sorre, il passaggio più vicino a sessanta metri”.