Costituzione, un’utopia incompiuta Al Due Torri una riflessione a tutto campo con il direttore nazionale dell’Agenzia delle Entrate Ruffini

ERNESTO MARIA RUFFINI DIRETTORE AGENZIA DELLE ENTRATE

La società Dante Alighieri di Verona presenta “Uguali per la Costituzione”, la storia di un’utopia incompiuta dal 1948 ad oggi di Ernesto Maria Ruffini.
L’appuntamento è per il 19 gennaio alle 18:30 all’hotel Due Torri in Piazza Santa Anastasia. Dopo i saluti di Maria Maddalena Buoininconti, presidente del comitato veronese della Dante Alighieri, la riflessione con Ernesto Maria Ruffini, direttore nazionale dell’Agenzia delle Entrate, condotta da Gianni Dal Moro.
Ernesto Maria Ruffini Avvocato tributarista, dal 31 gennaio 2020 ricopre la carica di direttore dell’Agenzia delle Entrate, dopo essere stato amministratore delegato di Equitalia a partire da giugno 2015. Nominato e confermato direttore Agenzia delle Entrate da parte dei Governi Gentiloni, Conte II, Draghi e Meloni.
Autore di saggi e articoli sul diritto tributario e collaboratore di vari quotidiani, ha pubblicato “L’evasione spiegata a un evasore: anche a quello dentro di noi” e “Il giudizio di
Cassazione nel processo tributario”. Nel 2022 ha pubblicato “Uguali per Costituzione. Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 ad oggi”, ovvero, come scrive nella prefazione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “il racconto di come noi italiani siamo stati capaci di riempire di contenuto e spessore una parola speciale, impegnativa: uguaglianza”.
Alla domanda “come ha preso forma l’idea di uguaglianza nella nostra Costituzione e poi nella nostra vita repubblicana? , l’autore racconta la grande storia di un’utopia, nata dai sogni, dalle speranze e dalle aspettative degli italiani alla fine della Seconda guerra mondiale, nei giorni della Liberazione e della stagione straordinaria durante la quale furono poste le basi del nostro vivere insieme.
Il risultato raggiunto in Assemblea costituente, scrive Ruffini, “non fu altro che la testimonianza del reciproco rispetto delle diverse idee di ciascun Costituente e, in ultima analisi, di ciascun cittadino. Perché anche nella possibilità di esprimere le nostre idee dobbiamo riconoscere di essere tutti uguali”. Accanto a quella pagina fondamentale, come in uno specchio del tempo che ci restituisce l’immagine dell’Italia in divenire, questo libro ripercorre anche le principali discussioni parlamentari che hanno accompagnato le leggi più significative della storia repubblicana dal 1948 ai nostri giorni. Quelle che hanno segnato l’avanzamento nel percorso di attuazione concreta dell’uguaglianza nel Paese e quelle che, invece, hanno rappresentato un rallentamento o un passo indietro rispetto alle conquiste che erano state raggiunte.
Dopo quasi tre quarti di secolo di vita repubblicana, possiamo fermarci a osservare la realtà presente per chiederci quanto di essa corrisponda alla visione emersa durante la stagione costituente. Sarà così possibile riconoscere un percorso che non si esaurisce nelle leggi approvate dal Parlamento, ma che deve proseguire ogni giorno, soprattutto attraverso l’attività di coloro che prestano servizio nella pubblica amministrazione. È a loro “che il cittadino guarda quando si rivolge allo Stato”, perché il loro lavoro dà concretezza al principio di uguaglianza.