Così Tosi “ritocca” l’addizionale Irpef “Se la Regione vuole applicarla, che non diventi una...tassa per chi già è in difficoltà”

19092022_TOSI HOTEL DB©DANIELA MARTIN

Il deputato di Forza Italia Flavio Tosi interviene sulla proposta di ritoccare l’addizionale Irpef arrivata dalla Regione Veneto: “L’addizionale regionale Irpef? Se si vuole applicare, quantomeno va ampliata la platea di veneti da esentare, inoltre i fondi ricavati non devono finire nel calderone generale del bilancio, ma vanno vincolati, cioè devono essere destinati all’esclusivo scopo di aiutare famiglie, terzo settore, Rsa a fronteggiare il caro bollette”.
Tosi propone: “L’assessore al Bilancio ipotizza di non far pagare l’addizionale a chi è sotto i 15 mila euro annui, ma questa soglia di reddito va alzata, altrimenti la misura andrà a toccare gran parte dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Mi spiego: se l’addizionale deve servire a finanziare il caro-bollette, non puoi chiedere un contributo a chi il caro-bollette lo sta subendo pesantemente. Sarebbe una contraddizione. Credo che ogni ragionamento si debba fare partendo almeno dai 35-40 mila euro di reddito annuo in su. Credo che chi può, non sia contrario a pagare un piccolo contributo per finalità sociali, io per primo sono disposto a farlo, ma non chiediamolo a chi prende 20-25-30 mila euro l’anno. Insomma, io non sono contrario alla misura in sé, ma discutiamo costruttivamente sulle modalità”.