Così Ramagli ha cambiato la Tezenis A un mese dal suo arrivo il nuovo coach ha “stravolto” la squadra: ecco come ha fatto

A un mese dal ritorno sulla panchina della Tezenis Verona, coach Alessandro Ramagli può sorridere: non solo per la striscia aperta di quattro vittorie consecutive, di cui l’ultima arrivata nel weekend in casa contro Bergamo, 84 a 78, ma soprattutto perché è riuscito a dare un’identità a una squadra che sembrava sull’orlo del baratro. Nello sport è solo dire che “il campo e la classifica non mentono mai”, e nel caso del nuovo ciclo della società del presidente Pedrollo, non esiste detto migliore per descrivere il lavoro di Alessandro Ramagli. Al suo arrivo, infatti, l’allenatore gialloblù prese una squadra relegata a lottare per le ultime posizioni del girone, la Scaligera era undicesima a quota 12 punti con un record di 6 vittorie e 9 sconfitte, salvo poi risalire giorno dopo giorno grazie alla “cura Ramagli”, che dal suo arrivo vede un record positivo di 5 vittorie e 2 sole sconfitte arrivate, tra l’altro, nella prima settimana di lavoro. La classifica, oggi, parla chiaro: la Tezenis Verona è risalita sino al sesto posto, condiviso con Treviglio e Trapani, a soli due punti di distanza dal terzo, occupato, al momento, dal duo formato da Piacenza e Udine con cui i gialloblù hanno gli scontri diretti a favore. . Ma dove è maturata la “cura Ramagli”?

LA DIFESA. La crescita che pare può evidente è quella relativa alla aggressività difensiva dei gialloblù. La Tezenis Verona è passata dall’essere una delle peggiori difese del girone, con una media di 82 punti subiti, al costruire le proprie vittorie proprio nella meta campo difensiva, dove, dopo l’arrivo di coach Alessandro Ramagli, subisce ben 10 punti in meno con una media di 72 punti concessi agli avversari. Il nuovo sistema difensivo è basato su una grandissima pressione sul perimetro da parte degli esterni, dove spicca l’apporto portato da Giovanni Severini, sempre incaricato di fermare i pericoli pubblici principali delle squadre avversarie, e sulla solidità e l’energia sotto canestro dei lunghi gialloblù.

IL TIRO. Un altro aspetto del gioco della Scaligera che coach Alessandro Ramagli ha radicalmente cambiato è quello relativo all’utilizzo del tiro da 3 punti. La Tezenis è passata dal prendersi una media di quasi 30 triple per gara, alle 22 di media delle ultime sette partite. Ad approfittare del nuovo stile di gioco offensivo, caratterizzato dalle maggiori penetrazioni al ferro e dalla palla appoggiata ai lunghi sotto canestro, è stato Francesco Candussi, che è diventato il miglior realizzatore dei gialloblù con i suoi oltre 14 punti di media, anche grazie alla prova da 24 punti, che gli è valsa il titolo di migliore in campo nell’ultima partita giocata contro Bergamo.

PASSO DOPO PASSO: “Dobbiamo essere pronti ad entrare subito in guerra, abbiamo bisogno di vincere e dobbiamo concentrarci sul presente cercando di fare le cose giuste. Questo è l’unico modo di scuotere una situazione complicata, dove tutti quanti dobbiamo metterci del nostro”. Con queste parole si era presentato al suo ritorno coach Alessandro Ramagli e ormai, a un mese di distanza
sembra aver vinto la sfida più
difficile.
Giovanni Miceli