“Così possiamo sconfiggere il Covid” "Solo lavorando assieme, mettendo in comune le forze, potremmo davvero vincere"

“Nonostante avessimo lanciato l’allarme, molti Paesi non lo hanno preso sul serio. Non avevano la posizione di centralità del sistema sanitario: non avevano capito che ci sarebbero potute essere delle ripercussioni. Il fallimento del sistema sanitario può avere un’influenza dal punto di vista politico ed economico”.
Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo in videocollegamento per il “Cortile di Francesco”, in corso ad Assisi. Paesi che hanno avuto a che fare con Sars hanno risposto meglio”
“I Paesi che hanno già avuto problematiche con la pandemia di Sars hanno risposto meglio. Quello che possiamo dire è che il resto del mondo non ha preso sul serio la situazione, rispetto ai Paesi che avevano già un’esperienza di questo tipo. C’e’ una mancanza di memoria precedente”, ha detto ancora il direttore generale dell’Oms.
L’Oms si sta impegnando affinché il vaccino venga somministrato a tutti i Paesi. “Se non facessimo questo, il mondo non si potrà riprendere velocemente. E’ importante che tutto il mondo si riunisca” sottolinea Ghebreyesus. Ed ha aggiunto: “Bisogna capire se il mondo sta lavorando in solidarietà. Purtroppo la risposta e’ ‘no’. Per questo il virus sta progredendo. Le grandi potenze non stanno seguendo il loro ruolo di leader, c’è una divisione. Il virus sta sfruttando questa opportunità. La mia preoccupazione è che ciò continui”.
La seconda ondata? “Dipende da noi La seconda ondata potrebbe verificarsi, ma anche no: è tutto nelle nostre mani. Dobbiamo evitare gli assembramenti di massa, nelle discoteche e nei luoghi di culto. Bisogna proteggere gli anziani e chi ha già malattie pregresse. Bisogna continuare a fare i test: facendo tutto ciò potrebbe essere evitata la seconda ondata”.

Covid-19 all’inizio era sconosciuto, mai fatte contraddizioni “All’inizio non eravamo in grado di dire molto sul Covid-19, perché era un virus sconosciuto. Anche in altri ambiti c’è stata molta coerenza: avevamo avvisato che si sarebbe stata la possibilità di trasmissione tra esseri umani. Non c’è mai stata una contraddizione da parte nostra, semplicemente sapevamo di meno nella fase iniziale”.