Un progetto che nasce dai ragazzi per ricordare Chiara Ugolini. In Italia, da inizio anno fino al 25 novembre 2021, sono già state uccise 109 donne. Circa una ogni tre giorni e questo è stato anche il tragico epilogo di Chiara Ugolini.
Il progetto nasce dalla volontà di sensibilizzare le future generazioni sul tema della violenza di genere, partendo dalla scuola.
“Siamo un gruppo di ragazzi tra i 24 e i 34 anni che sono stati colpiti in prima persona dal femminicidio di Chiara Ugolini” spiegano i promotori. “Quest’evento drammatico ha evidenziato per noi l’urgenza di un’educazione sempre più precoce ai valori condivisi del rispetto e della libertà altrui”
“A tal scopo questo progetto, che è pensato per essere proposto per le assemblee d’istituto delle scuole secondarie di secondo grado, vuole essere uno strumento informativo e formativo volto allo sviluppo di giovani consapevoli e capaci di vivere all’interno di una società civile. Crediamo che si possa anche conciliare bene con il curriculum di educazione civica delle scuole”.
A questa iniziativa prenderà parte il dott. Luca Erbifori che introdurrà gli interventi spiegando le motivazioni “che ci hanno spinto al lavoro e tratterà inoltre il passaggio dal Codice Rocco di epoca fascista al Codice Rosso analizzando la normativa attuale e quindi la legge a tutela delle donne e dei soggetti che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattament”..
Seguirà una parte più tecnica della dott.ssa in Psicologia Laura Conti “che tratterà i diversi tipi di maltrattamento, gli aspetti intrinseci della violenza indagando i diversi fattori di rischio, di protezione, le conseguenze psicologiche, psicopatologiche individuando i primi segnali di allarme per informare i giovani sul fenomeno”.
L’incontro si concluderà con la testimonianza di alcuni amici e amiche di Chiara (Cristina Rolli, Lisa Sartori, Rachele Mazzi, Chiara Ricciotti, Corrado Boscaini e Gloria Fellini) che porteranno la loro esperienza diretta su cosa significhi perdere un’amica.
“Ero presente alla fiaccolata di Chiara, assieme ad altri sindaci’ ha detto Roberto Dall’Oca, primo cittadino di Villafranca. “Ho visto i genitori avvicinarsi al cancello straziati dal dolore, da papà mi sono immedesimato in loro e nel loro dolore, quindi sento la necessità di ringraziare questi ragazzi per il loro impegno e per la voglia di coinvolgere i giovani su un tema così delicato ed importante’’.