Così Nogara rivive “Gli anni felici” Il sindaco Pasini: “Ecco perchè gli anni del dopoguerra resteranno per sempre nel cuore”

Sono ormai trascorsi 26 anni dall’uscita del primo libro di Giordano Padovani, lo storico, regista e scrittore nogarese. Nelle sue pagine di preziosa e dotta memoria, storia nazionale e locale si sono intrecciate come a confermare che esse sono parimenti divenute parte integrante della nostra memoria collettiva.
Le piccole vicende di un microcosmo di provincia, attraverso le parole di Padovani, sono divenute storia. Luoghi, persone,eventi si sarebbero certamente perdute nell’impietoso oblio del tempo…per sempre dimenticati…sepolti. Invece l’opera di Giordano ce li ha fatti conoscere, ce ne ha fatto comprendere l’importanza, ha conferito a Nogara ed alla sua gente un posto nella storia, nella memoria, in un passato che tornerà sempre a farsi presente.

Nelle sue opere storico-letterarie e cinematografiche, egli ha sapientemente narrato il nostro territorio, i suoi cambiamenti legati ai mutamenti degli eventi nazionali, la vita politica e sociale, la fame, il lavoro, il legame con la terra ed il fascino del mondo industriale.
GLI ANNI FELICI , in uscita nelle edicole in questi giorni, è il nono libro scritto da Giordano Padovani “ Il libro tratta la ricostruzione e le prime avvisaglie del boom economico,in un paese della Bassa veronese- spiega l’autore- all’alba delle trasformazioni epocali che avrebbero proiettato l’Italia fra le grandi potenze mondiali cancellando,nel giro di pochi anni, la frugalità e la parsimonia delle passate generazioni.”.
Anche il Sindaco di Nogara Flavio Pasini, ha fatto una propria presentazione all’ultima opera di Padovani :” Ci sono molte ragioni, per definire “felici” gli anni che, dal dopoguerra, conducono il nostro Paese nel tempo euforico del boom economico-scrive Pasini- Eravamo felici, non solo perché ostaggio di una giovinezza che pareva non dover finire mai, ma soprattutto perché artefici e protagonisti di un tempo nuovo, di un tempo “delle possibilità”, di un tempo che questa felicità la prometteva. E la gente a questa promessa credeva perché aveva bisogno di farlo; e faceva di tutto per vederla realizzata, perché quella promessa era la posta in gioco con cui si scommetteva la vita ed il futuro. Lo stesso boom economico, non si caratterizzò per essere la spasmodica conquista di status symbol vuoti che avrebbero sancito la supremazia di una classe privilegiata. Il benessere è stato, in quel momento, una sorta di vento di riscatto che , a vario titolo, ha portato un po’ di refrigerio per tutti. Che ha significato una migliore qualità della vita, che ha allontanato lo spettro della fame e della sofferenza , che ha concesso un lungo respiro dagli stenti e dalla violenza. E allora, un libro come questo che Giordano Padovani ha scelto ancora una volta di donare alla propria comunità, acquista un valore particolare: ci induce a ricordare, ad imparare da ciò che è stato, a ripercorrere la strada che ci ha condotti fino ad oggi, a riaprire una finestra su un tempo che ci sembra lontanissimo ma che, in realtà è ancora lì, dietro l’angolo”.
Isabella Soragna