Un talento cristallino e una vita al limite di norma non rappresentano il binomio perfetto per intraprendere la carriera da atleta, anzi, ma questo cambia quando si parla di campioni e di leggende come Mile Tyson, che nonostante gli svaghi al di fuori del ring, nel corso della sua carriera è stato uno dei pugili più forti e temuti della storia.
L’EVENTO per cui oggi parliamo di “Iron Mike” è la conquista del suo primo titolo Mondiale dei pesi massimi arrivata il 22 novembre del 1986 a Las Vegas contro Trevor Berbick. Tyson per la categoria dei massimi era considerato troppo basso, ma grazie alla sua tecnica impeccabile e alla sua fisicità riusciva a compensare la mancanza di centimetri. Trevor Berbick oltre ad essere il Campione del Mondo in carica poteva anche vantarsi di aver sconfitto Muhammad Ali nell’ultimo incontro della leggenda. L’esperienza però non bastò a Bernick per conservare il titolo, con Tyson che in due riprese stese sul ring l’avversario laureandosi come il più giovane Campione del Mondo dei Pesi Massimi dell storia a 20 anni, 4 mesi e 22 giorni.
IL PERSONAGGIO di Mike Tyson, si sa è sempre stato un po’ controverso considerate poi anche le sue ultime dichiarazioni pubbliche: ““Ho ingerito il veleno di rospo per 53 volte. La prima volta sono ‘morto’, poi mi ha cambiato la vita”. Le prime difficoltà del pugile arrivarono ad inizio anno 90, quando venne accusato di aver compiuto abusi sessuali su Desiree Washington, accuse per cui, dopo essere stato indagato e dopo essere stato sottoposto a processo, fu condannato a 10 anni e 4 mesi di reclusione, salvo poi uscire per buona condotta nel 1995. La difficoltà nel rispettare le regole e la vita vissuta al limite, piena di svago, di portata addirittura suo ring, quando, il 28 giugno del 1997, Mike Tyson venne perse il match contro Bruce Seldon e venne squalificato dalla commissione atletica del Nevada, che gli tolse anche la licenza da professionista, per aver morso arrivando quasi a strapparlo l’orecchio dell’avversario.
COSA SAREBBE STATO? È la domanda che forse bisognerebbe porsi. Come talento e carriere non si può, tutt’oggi è considerato come il 17ª tra i migliori pesi massimi di sempre, e 16ª nella classifica dei “100 più grandi picchiatori di sempre. Ma questo non è bastato per fare di lui un esempio, come Mohammed Ali, riconosciuto non solo per la sua grande carriera sul ring, ma anche per le sue battaglie fuori dallo stesso. Mike Tyson invece viene ricordato per la sua ferocia, il morso all’avversario è la scena più famosa del pugile americano. Ma Mike Tyson sarebbe potuto essere un esempio per i più giovani? Purtroppo è una domanda a cui non si avrà mai risposta, sicuramente resta uno dei più grandi della storia partendo proprio dal 22 novembre del 1986.