Così Luppi firmò la “rimonta-salvezza” “Sotto di due gol, eravamo in B. Nella ripresa io e Sirena segnammo i gol del 2-2”

Per i tifosi gialloblù di vecchia data, non sarà difficile ricordare la sfida Fiorentina-Verona giocata il 16 maggio 1976, ultima giornata del campionato di serie A 1975/76. I gialloblù, neopromossi dopo lo spareggio vinto l’anno prima in quel di Terni contro il Catanzaro, avevano in panchina l’ex ct della Nazionale Ferruccio Valcareggi mentre Luigi Mascalaito, che con merito li aveva condotti in serie A, ne era diventato fidato vice. In quel Verona c’era anche Livio Luppi, che insieme a Zigoni rappresenta ancora oggi una delle coppie di attaccanti più amate della storia dell’Hellas. «Quella partita – ricorda l’indimenticato bomber gialloblù – rappresentava per noi la classica ultima spiaggia. In caso di sconfitta, infatti, saremmo tornati in serie B dopo nemmeno un anno. Per la salvezza sarebbe servito almeno un punto, senza dover nemmeno attendere i risultati dagli altri campi».
In quegli anni, peraltro, le partite si giocavano tutte in contemporanea e fino all’ultimo minuto l’incertezza regnava sovrana. Contro una Fiorentina già salva, tutto si complicò verso la fine del primo tempo. «Quando mancavano poco più di dieci minuti all’intervallo – ricorda con cristallina memoria – subimmo due gol. Prima il vantaggio di Roggi e poco dopo il raddoppio di Speggiorin. In quel momento, eravamo in serie B. Negli spogliatoi, noi della vecchia guardia ci guardammo in faccia e decidemmo che nel secondo tempo avremmo dovuto lottare fino alla morte. Al rientro in campo affrontammo subito la partita con un altro spirito e in poco meno di dieci minuti riuscimmo a pareggiare. Il primo gol fui io a farlo mentre a pareggiare ci pensò Paolo Sirena. Naturalmente ci fu anche un po’ di fortuna che in casi come questo serve sempre. Attaccando per cercare di pareggiare ci siamo sbilanciati in avanti, sapendo che potevamo correre il rischio di prendere il terzo gol. Fortunatamente andò tutto bene e riuscimmo a festeggiare la salvezza, che per noi valeva come un piccolo scudetto».
Dopo sei stagioni in gialloblù, per esigenze societarie di rinnovamento, Luppi passò prima al Genoa e poi alla Pistoiese, dove con l’altro ex gialloblù Francesco Guidolin contribuì alla conquista della serie A, la prima nella storia della formazione toscana. Negli anni, però, il tempo non ha scalfito il suo legame con il Verona. Oggi è componente attivo dell’ASD Ex Calciatori Hellas Verona presieduta da Sergio “Chicco” Guidotti e domenica era al ‘Bentegodi’ per assistere alla sfida della formazione di Tudor contro il Venezia. «Il Verona mi ha fatto veramente una grande impressione – commenta – nel primo tempo i gialloblù hanno inizialmente sofferto, con Baràk e Caprari che sono rimasti un po’ imbrigliati. Nel secondo tempo, però, dopo che Simeone ha sbloccato il risultato, l’Hellas ha meritato senza dubbio la vittoria finale. I gialloblù sono proprio una bella squadra». Parola di bomber.

 

Enrico Brigi