Silvestri 6 Non del tutto incolpevole su Ekdal, incolpevole su Verre. Per il resto fa un paio di discreti interventi e buona gestione tattica tra i pali. Non sempre può fare miracoli…
Ceccherini 6 Le statistiche dicono che se pressato sul mancino sia vulnerabile e gli appoggi sbagliati lo dimostrano. E’ però ordinato e col destro compensa. Esce per infortunio. (dal 39′ Lovato 5. Errore da matita rossa sul raddoppio Doria: non sa a chi passarla, così si fa soffiare il pallone. Lontano dalla propria area, ma a difesa scoperta. Peccati di gioventù, non facesse neanche quelli…)
Dawidowicz 5 Il rinvio sbilenco sul vantaggio della Sampdoria è un errore sia tecnico che di concetto: la palla corta, con la squadra bassa, è un cioccolatino. (dall’88’ Gunter sv)
Dimarco 5.5 Quando pennella col mancino è educato e bello da vedere. Da quella parte, però, la Samp non manca di spingere e di pungere.
Lazovic 5 Prova qualche bella sortita ma senza riuscire a essere profondamente efficace nella prima frazione. Augello lo fa rinculare più del solito. Il vero Lazovic. (dal 61′ Ruegg 6 Entra ed è certamente più ordinato tatticamente. Un esterno molto interessante in entrambe le fasi di gioco, conquista il rigore con intelligenza e posizione)
Veloso 5.5. Le solite geometrie, accanto però senza Tameze gli manca l’incudine e si sente. Sicché Juric mette dentro il secondo, sotto di due gol (dal 61′ Tameze 6. Fa quel che fa Veloso ma con più dinamismo. Riesce a tener più corte le linee e ad alzare quella del pressing)
Barak 5. Trotta anziché sgroppare per impedire a Ekdal di sciabolare in rete. Peccato, nel primo tempo aveva provato a rendersi pure pericoloso.
Faraoni 6. Tiene il colletto alto ma la Sampdoria lo imbriglia con sapienza. Sulle fasce ci prova, talvolta s’accentra ma non arriva mai a finire negli highlights.
Salcedo 5 La difesa della Sampdoria è molto inglese, c’è la mano di Ranieri. Muscoli e spallate, lo costringe spalle alla porta e non lo libera mai. Talento cristallino, stavolta non brilla.
Zaccagni 6.5. Il rigore è lucidità, la prestazione da leader del reparto ma stavolta la Sampdoria ha fisico e reparti corti. Ranieri ha un piano anche per lui ma dimostra d’avere talento puro e maturità importante.
Di Carmine 5 Dovrebbe fare il riferimento e la boa d’attacco, come suo solito. Solo che le guardie del corpo di Audero, ovvero Colley e Tonelli, non concordano (dal 61′ Colley 5.5. Diverso per caratteristiche da Di Carmine, si mette sulla trequarti con Juric che va a fare il nome. Si nota per qualche tocco, qualche tacco e poco più)
Juric 5.5 Studia un piano ben preciso, solo che quello di Ranieri si dimostra più efficace. I suoi fidati esterni stavolta sbattono su quelli avversari e il pressing, suo marchio di fabbrica, lo tradisce proprio in occasione del primo gol degli ospiti.