Il Consorzio vini Valpolicella sbarca in Laguna e per il suo debutto estivo tra calli e canali punta su “Venezia Superiore”, il nuovo evento di promozione dedicato al rosso di territorio – il Valpolicella Doc Superiore – in calendario il 5 e 6 luglio prossimo. “Il Valpolicella Doc Superiore è protagonista di una new wave produttiva e commerciale – commenta il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini -. Una visione strategica e condivisa che punta a incrociare le tendenze dei consumatori nazionali e internazionali sempre più inclini a premiare la qualità in abbinata alla versatilità. Per questo i produttori della denominazione sono sempre più orientati a scommettere sul Valpolicella Superiore modernizzandone anche i canoni di presentazione”. Due i programmi in palinsesto per scoprire l’evoluzione di questo vino da uve fresche sempre più vocato alla contemporaneità, alle tendenze e alla destagionalizzazione delle occasioni consumo. Il primo riservato a una selezione di giornalisti nazionali del settore che, nel corso della due giorni, testeranno le potenzialità del Valpolicella Doc Superiore sia in una masterclass all’Hilton Molino Stucky Venice alla Giudecca, che in accostamento ai piatti della Locanda Cipriani e dell’Hostaria in Certosa by Alajmo. Per i winelover, invece, l’appuntamento è per domenica 6 luglio alla Loggia maggiore della Pescheria di Rialto quando andrà in scena un walk around tasting con 50 referenze, tra Valpolicella Doc e Valpolicella Superiore, di 38 aziende che firmano un excursus degustativo dal 2013 al 2022. Oltre 2400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori su un territorio di produzione che si estende in 19 comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella fino alla città scaligera che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale, 8600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone. È l’istantanea del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella che, con oltre l’80% di rappresentatività, tutela e promuove la denominazione in Italia e nel mondo.