Così il Valpolicella classico rischia l’uscita dal mercato

Una congiuntura economica senza precedenti sta mettendo a rischio la sopravvivenza del Valpolicella Classico. “Il rischio di perdere il vino del territorio per eccellenza è reale”, afferma Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, nonché presidente di The Wine Net, rete di 7 cantine cooperative italiane sorta nel 2017 con l’obiettivo di unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel mondo e di cui è stata promotrice proprio la cantina cooperativa negrarese. Lo scorso 7 febbraio, la rete ha presentato un’analisi della situazione attuale dei prezzi che il mondo del vino sta affrontando ed i risultati sono poco confortanti, in particolare per il Valpolicella Classico.
“La Valpolicella – spiega Accordini – lavora su tre tipologie diverse, Valpolicella Classico, Ripasso ed Amarone, posizionate in tre fasce diverse di prezzo. Su tutte, oltre agli aumenti dei costi dell’energia, delle materie prime e di materiali come bottiglie e cartone, pesano gli aumenti dei prezzi delle uve e dei vini sfusi, aumentati nell’arco di 7/8 mesi di circa il 50 per cento. La denominazione nel 2021 ha avuto un exploit di vendite e questo ha determinato un calo netto delle scorte, soprattutto del Valpolicella fresco, penalizzato nella produzione a favore di Ripasso e Amarone, che offrono un più ampio margine di guadagno ai produttori e di cui sono state ridotte le rese.
Il risultato è che il Valpolicella Classico è stato quasi integralmente destinato al Ripasso e presto la stessa sorte la subirà il Valpolicella Doc’’. Importante chiudere l’azione di riequilibrio della filiera.