Così il Sommo Poeta arriva a teatro Tra i numerosi appuntamenti che si svolgeranno al Camploy spazio ad Anderloni

Firenze fu la città natale di Dante Alighieri, Verona ne divenne rifugio e porto sicuro dopo l’esilio del 1302. Per celebrare il profondo legame tra il poeta e la città scaligera, Dante viene portato a teatro attraverso un cartellone di eventi promosso dall’università di Verona, in collaborazione con il Comune di Verona e con i teatri della città, all’interno del protocollo d’intesa, con capofila l’ateneo, il Comune e la Diocesi, per le celebrazioni in occasione dell’anniversario della sua scomparsa.
L’iniziativa è stata presentata nella Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, alla presenza di Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public Engagement, Arnaldo Soldani, direttore del dipartimento di Culture e civiltà, Francesca Briani, assessore comunale alla Cultura, Carlo Mangolini, direttore dell’Estate Teatrale Veronese e Nicola Pasqualicchio, docente di Discipline dello spettacolo e coordinatore dell’iniziativa.
Tra i numerosi appuntamenti, che si svolgeranno dal 6 ottobre al 12 febbraio 2022, l’università propone il 21 e 22 ottobre, alle 20.45 al Teatro Camploy “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia”, brani dalla Divina Commedia di Dante Alighieri (Inferno e Purgatorio), con la voce di Chiara Guidi, violoncello di Francesco Guerri e cura del suono di Andrea Scardovi; il 13 dicembre, alle 21 al Teatro Ristori saranno Alessandro Anderloni e Giovanni Meneghetti a portare in scena “La disputa di Dante”, scritto e diretto da Anderloni e prodotto dall’università di Verona, Le Falìe e Àissa Màissa; il 12 febbraio 2022, alle 21, all’Oasi San Giacomo Istituto Don Calabria (Lavagno, VR) l’ateneo di Verona proporrà “La Vita Nuova – Suggestione per un musicista, due attori e un coro”. Libretto liberamente tratto da “La Vita Nuova” di Dante Alighieri di Liyu Jin e Bob Marchese da un’idea di S. Masotti e C. Zorzi. Musiche di Achille Facincani, attori Bob Marchese e Nicolò Todeschini, coro giovanile e solisti di Alive, Accademia Lirica Verona, pianista Alberto Magagni, direttore Paolo Facincani.