Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha ufficialmente aperto le porte a Warren Buffett. Qualche mese fa l’oracolo di Omaha ha scelto di dare fiducia alla quotata di Piazza Affari, acquistando il 9% di Cattolica dalla Popolare di Vicenza, e assumendo così il ruolo di azionista di maggioranza delle suddette assicurazioni. Alberto Minali, l’amministratore delegato che aveva definito l’arrivo di Warren Buffett come una manna dal cielo e una grossa opportunità di crescita, ha ufficialmente aperto il Cda a rappresentanti dell’oracolo di Omaha, così chiamato per il suo incredibile fiuto per gli affari. Spesso definito il “Re Mida della finanza”, Warren Buffett possiede ormai la fama di investitore scaltro e intraprendente. Ogni sua singola mossa viene passata al microscopio da tutti coloro che vorrebbero possedere soltanto un pizzico delle sue stesse abilità. Anche in seguito al suo arrivo, e a quello dei suoi rappresentanti, l’obiettivo di Cattolica sarà quello di allontanarsi dagli schemi tradizionali puntando invece su settori meno consueti tra cui quello del trasporto di opere d’arte, solo per fare un esempio. La società tenterà di perseguirlo in virtù di un ambizioso piano industriale che, per il 2020, prevede una raccolta premi Vita a 5,4 miliardi. A contribuire in tal senso sarà sicuramente l’acquisto della compagnia Vita di Banco Bpm. Minali ha quindi spiegato che “nell’assemblea del prossimo aprile proporremo dei cambiamenti. L’assetto cooperativo non è in discussione ma vogliamo adeguare la governance ai migliori standard internazionali. Introdurremo la possibilita’ per gli investitori istituzionali, oltre una certa soglia, di avere una rappresentanza in cda. Inoltre, passeremo alla governance monistica, e ridurremo il numero dei consiglieri dagli attuali 23”.