“Cosa dice la tecnologia di noi?” Il Centro Ethos dell’Università di Verona studia il rapporto tra società e apparecchi

L’Università degli Studi di Verona lancia il Centro di ricerca Ethos (Ethics and Technology of the Self), progetto interdisciplinare che include docenti e ricercatori dell’ambito informatico, filosofico e psicologico. Si tratta di uno spazio che favorisce l’incontro di diversi settori disciplinari, tutti mirati ad indagare l’attualità e il rapporto che l’uomo ha con le nuove tecnologie. Ecco che si uniscono filosofia, medicina e biotecnologie, gli studi sul virtuale e sull’immagine, l’informatica e la progettazione di infrastrutture tecnologiche; l’urbanistica, l’architettura, il design degli spazi di vita, le scienze dei materiali; la riflessione sui dispositivi della formazione che ad ogni età e livello ci accompagnano. Il Centro è diretto da Massimiliano Badino, docente di Filosofia dell’università scaligera. Prima proposta di Ethos, il ciclo di incontri “Trasformazioni del soggetto in epoca digitale”, mediato da Massimiliano Badino e Igor Pelgreffi, docente di Filosofia a Verona. Il progetto fa parte di Contemporanea, una piattaforma transdisciplinare sui linguaggi della contemporaneità, sviluppata a partire dalla mostra di giovani artiste e artisti “Contemporanee/Contemporanei” esposta al Polo Santa Marta. Il focus degli incontri virtuali, in diretta sul canale Youtube dell’università, è il periodo di innovazione digitale che stiamo vivendo. Giovedì 13 maggio il primo appuntamento, “Infosfera e tecnologie del sé”, ha trattato la robotica avanzata e le nuove tecnologie, e la loro influenza sulla soggettività. Sono intervenuti Roberto Giacobazzi (direttore del dipartimento di Informatica) e Riccardo Panattoni (direttore del dipartimento di Scienze umane). Martedì 25 maggio sarà invece il turno di Federico Leoni, docente di Filosofia morale, e Giuseppe Longo, direttore di ricerca al Cnrs di Parigi, con l’incontro dal titolo “Digitalizzare il soggetto?”. Martedì 8 giugno Carlo Chiurco, docente di Filosofia morale dell’università di Verona e Piergiorgio Donatelli, docente di Filosofia morale dell’università La Sapienza, discuteranno sulle vite digitali e robotiche. Infine, martedì 22 giugno sarà la volta di “Robotica e Intelligenza Artificiale: questioni aperte”, mediato da Paolo Fiorini (docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni) e Igor Pelgreffi.