Corteo contro la “fiera delle armi” L’Osservatorio contro la militarizzazione mette nel mirino un convegno sulla caccia

Non ha ancora aperto i battenti ma EOS, la grande fiera dedicata a caccia, tiro sportivo, pesca, nautica e outdoor, che verrà inaugurata sabato 8 febbraio a Veronafiere ha già fatto molto rumore. In città si sta preparando una manifestazione contro la fiera “delle armi”, così definita considerata la presenza dei maggiori produttori di armi e munizioni da guerra. L’attacco viene dall’ Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. “Consideriamo inaccettabile e scandaloso – si legge in una nota – che nell’attuale contesto nazionale e internazionale si possa tenere una fiera dedicata alle armi”. In questo contesto l’Osservatorio intende aggiungere un’osservazione riguardante l’evento centrale del palinsesto di EOS che sarà, per la prima volta in Italia, il meeting internazionale WaSH (Women and sustainable Hunting), organizzato dal Coordinamento nazionale cacciatrici della Federazione Italiana della Caccia. Il convegno riguarderà “la carne di selvaggina come base per una sana alimentazione delle persone – Educazione, promozione, sostegno di una buona immagine della caccia nella società”. L’Osservatorio fa notare che tutto questo è in contrasto con i valori etici insegnati nella scuola contro l’uso della violenza, la difesa della biodiversità, sempre più in pericolo, vista anche la potenzialità sproporzionata delle armi presentate negli stand dalle case produttrici (Beretta fabbrica d’armi SpA – Fiocchi munizioni SpA -Bersaglio Mobile srl – Hatsan – Magugla. Remington Arms – Norico – Arsenal Firearms), ulteriore motivo per rendere, eticamente, non più sostenibile la caccia. In Fiera per EOS, lo ricordiamo, c’è proprio tutto quello che riguarda i settori d’interesse con più di 400 aziende per circa 700 marchi rappresentati. A EOS show ’25 saranno presenti le aziende produttrici e distributrici che vanno per la maggiore, con le loro novità del momento, alcune delle quali alla prima uscita sul mercato. E poi la nautica con l’elettronica di bordo e tutto il fondamentale contorno di equipaggiamenti, agenzie di viaggi e mete turistiche. EOS era intervenuta in precedenza anche per ricordare che erano state già escluse dall’esposizione tutte le aziende produttrici di armi di Stati che sono sottoposte a misure di embargo di armi da parte delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. Nella polemica si infila subito l’europarlamentare Flavio Tosi, nella sua veste di e responsabile nazionale Politiche Venatorie di Forza Italia: «Con tutti i problemi che ha la città, tra insicurezza, sporcizia, degrado, la sinistra di Tommasi pensa a boicottare la fiera di settore più importante in Italia, una delle prime in Europa. Anziché pensare alle questioni vere, quelle che interessano ai veronesi, lotta alla delinquenza, funzionamento dei servizi ecc., a Palazzo Barbieri fanno crociate ideologiche contro un comparto importantissimo per la nostra economia costituito da produttori, appassionati, sportivi e collezionisti». Tosi poi stigmatizza le parole dell’assessore Jacopo Buffolo, “quello che attacca le forze dell’ordine”. Tosi infine ricorda a Mao Valpiana “che non c’è da mostrar vanto per l’esclusione degli espositori israeliani, anzi, trovo questa censura profondamente sbagliata e inquietante. Israele è Paese amico dell’Italia, non è un regime, ma una democrazia liberale. Non si capisce quindi perché se a Valpiana o a qualche movimento di sinistra sta antipatico Israele, Israele deve essere censurato. Questa è un’ingerenza politica ingiustificata e ingiustificabile”.