Corte Girlanda, Goldrake vi aspetta! E poi Mazinga, Daitam 3 e compagnia. In Giappone? “Macchè, qui siamo al Basson”

Mazinga che tende la mano a un Mazinga Z in ginocchio. E Goldrake prima di tutti, ma anche Daitarn 3, Il Grande Mazinga, Daltanious, Vultus 5, Voltron. Senza dimenticare il gentil sesso, con Venus, Afrodite, Minerva, solo per citarne alcuni. Stiamo parlando della passione per i robot giapponesi, nati a cavallo degli anni ’60-’70 come cartoni animati per mano principalmente del fumettista Go Nagai. L’enorme successo riscosso, li ha trasformati presto anche in dei modellini, delle “gemme” da collezionismo.
E se l’attuale situazione impedisce di volare nel paese del Sol Levante, ci si può arrangiare con la fantasia, scoprendo il mondo creato da Fabrizio Marchesini nella sua locanda “Corte Girlanda” in località Bassona. Una passione che gli è “esplosa” in mano quando era bambino e che continua a
portare avanti: “Il tutto è partito quando al compleanno per i miei 10 anni mi avevano regalato il primo Goldrake, e adesso ne ho collezionati circa una cinquantina. Senza contare i vari gadgets: il 45giri di Goldrake, il borsello, la bandana, il copri cuscino. In Italia Goldrake, a differenza del Giappone, è stato il primo cartone a uscire della trilogia con Mazinga Z e Il Grande Mazinga, e per questo motivo ci sono più affezionato. In più ho altri 200 robot che riproducono i personaggi delle varie serie “anime”, di animazione giapponese”. Oltre 250 pezzi, con 4 vetrine colme che arredano le sale della sua trattoria. Esposti per incuriosire i clienti e custodite con l’attenzione maniacale che meritano. “Ogni vetrina è illuminata con i dei faretti ad hoc, rivestita con la guarnizione antipolvere, e soprattutto in questo periodo di chiusura forzata, una spolverata in più gliela do. Tra i
clienti ci sono diversi appassionati incuriositi, anche perché sono dei modellini realizzati veramente bene. Quando tornano a trovarmi però, spero sia soprattutto per la mia cucina…” (ride). Prosegue Marchesini: “Con l’arrivo di internet, mi si è aperto un mondo. Ci sono delle varianti a tiratura
limitata o fuori produzione, rintracciabili tra privati, che hanno raggiunto dei prezzi altissimi. Io al momento però voglio fermarmi, principalmente perché ho quasi tutto di quello che mi interessa, e poi ci sono talmente tante versioni che se provi a collezionarle tutte, impazzisci”.
Una passione che,come per tutti i papà, anche Fabrizio spera di tramandare al figlio. Con il piccolo di casa, avviato già sulla “buona strada”: “Quando ti arrivano i modellini sono già tutti montati. Alcuni tipo Dayatarn o Daltanious, sono definiti trasformabili, cioè possono assumere le sembianze che hanno nei cartoni animati: Daytarn per dire, può essere un robot o astronave o carro armato, e i collezionisti più appassionati si comprano 3 robot uguali e li espongono nelle 3 diverse versioni. E anche mio figlio, che ora ha 10 anni, sta iniziando a guardare i cartoni e gli piace posizionare i modellini nelle varie pose. Quando un giorno non ci sarò più, mi piacerebbe ovviamente lasciare tutto a lui in eredità…”
Fabio Ridolfi