Conferenza stampa questa mattina in Comune dell’On. Flavio Tosi, deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera. Tosi, già Sindaco di Verona dal 2007 al 2017, coadiuvato dagli architetti Gian Arnaldo Caleffi (assessore della seconda giunta Tosi) e Filippo Bonini e dall’ingegner Franco Miller, e con accanto le consigliere comunali Patrizia Bisinella (capogruppo di Fare) e Anna Bertaia (Lista Tosi), ha parlato del mega-cantiere del Filobus che unirà i due sottopassi in via Città di Nimes e che partirà da metà aprile. Caleffi ha illustrato la proposta: “Un’idea semplice e fattibile anche per costi e modalità tecniche d’intervento. Si tratta di coprire il tratto del canale Camuzzoni che va dall’uscita della tangenziale nord all’altezza di Porta Nuova, passando per la stazione. Si sposterebbe lì parte della viabilità per la durata del mega-cantiere. Dopodiché il canale coperto potrebbe diventare una ciclabile e ci sarebbe spazio anche per il parcheggio dei Flixbus”. Inoltre, hanno spiegato Caleffi e Miller, “piazzale 25 Aprile diventerebbe più ampio e largo e sarebbe finalmente collegato a piazza Renato Simoni, dunque avremmo finalmente una stazione moderna ed europea unita alla città”. Caleffi è entrato nel merito di costi e tempi: “Coprire quel tratto di Camuzzoni costa 10 milioni di euro e il lavoro porta via dai due ai sette mesi. Certo, serve rimandare il cantiere di via Città di Nimes, in modo da permettere prima l’esecuzione della copertura del canale”. Miller ha ricordato che “all’estero i vecchi canali non solo li coprono, ma addirittura li intubano. Il cantiere del Filobus è ovviamente un disagio, ma può essere anche un’occasione epocale per riqualificare tutto il lay out della stazione di Porta Nuova e zone limitrofe, se non si sfrutta questa opportunità se ne riparlerà solo fra 30-40 anni”.