Il neo sovrintendente all’Arena di Verona ha (anche lui) un piano per rilanciare la disastrata Fondazione. Sono anni che non si riesce a trovare una situazione di equilibrio e tutti i nodi sono già venuti al pettine. Ora ci prova anche il buon Polo che prende ad esempio Berlino. Servirebbe ridurne la povertà e aumentarne l’appeal. La cosa sarebbe possibile attivando un circuito virtuoso di investimenti pubblici e privati in un ambito culturale. E’ certificato che gli investimenti in cultura sono in grado di generare a loro volta ricchezza. Con la Fondazione Arena ci hanno provato in tanti, senza successo. Ora è la volta di Polo e delle sue buone intenzioni. Il riferimento a Berlino non è comunque per nulla casuale e può essere in effetti un’ottima idea. Si tratta di un mix intelligente di fondi pubblici e privati che può contare su 500 milioni di investimenti e ha ottenuto grandi successi. Berlino è la prima città post industriale che posa su due pilastri, scienza e cultura. Una città dove 290 mila persone lavorano i settori culturali e producono il 16% del Pil della città. Insomma una eccellenza mondiale e copiarla non sarebbe una cattiva idea.