Fatturato in crescita per la Coop Azalea, con alla guida un Cda riconfermato tutto al femminile e under 45. Confermata anche la presidente Linda Croce: “Ulteriori sfide da affrontare per la cooperativa, oltre al rinnovo del Ccnl che porterà nuovi costi”.
Coop Azalea: confermato il Cda al femminile
Un percorso di sviluppo e modernizzazione che continua lungo le traiettorie strategiche disegnate da tempo pur nelle difficoltà di una congiuntura non facile, che ora vede anche nuove sfide e ulteriori costi connessi al recente rinnovo del contratto nazionale del lavoro. È il sintetico bilancio, non solo economico-finanziario, dell’ultimo triennio di attività, che la cooperativa sociale Azalea ha presentato durante l’assemblea delle socie e dei soci, riunita ieri a Verona per rinnovare il proprio cda.
Dall’innovazione dei servizi alla spinta verso la digitalizzazione, dalla forte attenzione alla parità di genere e alla conciliazione vita-lavoro, fino alla co-progettazione dei servizi stessi insieme alle persone beneficiarie: tanti i fronti di impegno di Azalea, che vede ora raggiunta anche una netta riconoscibilità dei suoi modelli di intervento.
Da oltre trent’anni sul territorio con servizi educativi e sociosanitari, ma anche progetti specifici nelle tre filiere delle cure primarie, educazione e cultura, inclusione e turismo sociale, la cooperativa conta oggi 360 soci e socie tra lavoratori e volontari (di questi l’81 per cento sono donne con età media di 45 anni), oltre 16mila persone utenti dei servizi (erogati anche in aiuto alle loro famiglie e alle comunità di riferimento) e più di 45 progetti attivi, sviluppati in rete con numerosi partner pubblici e privati. Ancora, è di oltre 11 milioni e 400mila euro il fatturato maturato nello scorso anno, in leggera crescita rispetto al 2022; buona la sua tenuta complessiva nell’ultimo triennio nonostante le ben note criticità su vari versanti.
Il commento
“Arriviamo al termine di questo mandato potendo contare altri traguardi raggiunti – spiega la presidente Linda Croce, riconfermata alla guida della cooperativa per ulteriori tre anni –, tra cui una potenziata capacità di stare sul mercato anche privato dei servizi sociosanitari ed educativi, nuovi servizi attivati negli ambiti dell’assistenza domiciliare, dell’infanzia e della gestione di residenze per anziani”.
“All’orizzonte però ci sono non poche sfide da affrontare, in buona parte comuni all’intero sistema della cooperazione sociale: da un lato il turnover dei lavoratori, che per Azalea si attesta a oltre il 75%, e la difficoltà a trovare personale anche per l’aumentata disaffezione verso le professioni di cura, in primis da parte dei giovani; dall’altro i mutati bisogni delle persone, utenti e lavoratori, che chiedono un’evoluzione dei servizi già esistenti come la progettazione di nuovi – continua la presidente –. E per non farci trovare impreparati, la nostra cooperativa è stata tra le prime a interrogarsi su queste criticità che si intrecciano con il problema demografico, attraverso un’analisi nuova e orientata al futuro. Perché per stare sul mercato rimanendo attrattivi serve rinnovare i servizi con uno sguardo lungo rivolto ai prossimi vent’anni e alle sfide che ci attendono”.
Il Cda di Azalea
Traguardi, questi, raggiunti grazie a una forte condivisione di tutte le socie e i soci cooperatori e all’intenso lavoro del cda riconfermato nella sua globalità, tutto al femminile e under 45, guidato per la terza volta dalla presidente Linda Croce, che non dimentica di citare la sfida più grande all’orizzonte per Azalea, come per tutta la cooperazione sociale:
“Fin da ora possiamo dire che non avrà poco peso sul futuro il recente rinnovo del Ccnl per i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative sociali, che prevede un incremento contrattuale di oltre il 15%, pari a un ulteriore costo del lavoro di 1 milione 200mila euro per Azalea. Si tratta di aumenti doverosi nei confronti dei nostri lavoratori, che sono la forza e l’anima della cooperativa, ma ad ora non sono ancora recepiti dagli enti committenti negli appalti pubblici. Intorno a questo problema per tante cooperative sociali è in gioco la sopravvivenza”.
Nella squadra del riconfermato Cda, oltre alla presidente, anche Ilaria Bonazza, coordinatrice della filiera inclusione, Valentina Sartori, responsabile dell’area Innovazione e sviluppo, controllo e sistema di gestione, Ludmila Bazzoni, referente dell’ufficio Progettazione, ricerca e sviluppo, ed Emanuela Caniglia, referente del servizio domiciliare e strutture residenziali per la salute mentale e la disabilità.