Il nostro obiettivo, l’abbiamo ripetuto più volte, è liberare la cultura per sprigionare nuova energia e il decreto ministeriale sui contributi allo spettacolo dal vivo andrà in questa direzione, rendendo il settore finanziato dal Ministero della Cultura più aperto e con maggiori opportunità professionali per quei ragazzi e ragazze che studiano con il sogno di diventare organizzatori culturali”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi alla vigilia della pubblicazione del Decreto ministeriale con i nuovi criteri per l’assegnazione dei contributi allo spettacolo dal vivo per la triennalità 2025/2027. “Nessuna limitazione alle coproduzioni per i teatri italiani, purché reali. Dai dati in nostro possesso risultano, infatti, molte coproduzioni che per numero e configurazione non sembrano rispondere a questo fondamentale requisito. Qualche regola la porremo per i direttori di teatri che siano al contempo registi. I due ruoli possono coesistere, accade in certa misura anche all’estero, ma vogliamo sapere un po’ di più di questi spettacoli, dei costi, degli esiti artistici e dell’accoglienza del pubblico. Anche per approfondire studi di settore – ha aggiunto – Anzi, a questo proposito, prevediamo a fianco dei direttori artistici, la figura inedita del direttore artistico junior, under 35, dedicato proprio a quel tipo di programmazione”.