Ridurre il numero di regioni in zona rossa e allentare un pò le regole. E’ questa la strategia di Palazzo Chigi per il nuovo Dpcm di Natale 2020. Una soluzione che – se i numeri dei contagi da Coronavirus e dei ricoveri lo permetteranno – Conte vorrebbe attuare per rendere meno pesante il clima durate le feste e tentare di ridurre la pressione sulle atttività economiche.
Se l’epidemia confermerà il raggiungimento del “picco” Covid in Italia e il lento ma progressivo calo della curva, si spera di poter portare da zona rossa a zona arancione Lombardia, Piemonte, Calabria e forse anche Valle D’Aosta e Alto Adige a partire dal 27 novembre, se non dal 3 dicembre. A loro potrebbero aggiungersi, dal 3 dicembre, la Toscana, la Campania e l’Abruzzo. Possibile anche uno spostamente in zona gialla di altre regioni a partire dall’Emilia Romagna. Ma per farlo occorrerà vedere i segnali che vengono dal territorio.
ll vecchio Dpcm scade infatti il 3 dicembre e per i primi giorni di quel mese il premier vuole il nuovo provvedimento: tutto dipenderà dai dati dell’1-2 dicembre. Se l’indice Rt dovesse scendere sotto 1 si potrebbe eliminare del tutto il coprifuoco. Altrimenti l’idea è spostarne l’inizio alle 23 o alle 24. Possibile anche che scatti alle 23, ma a mezzanotte la sera del 24 dicembre e magari un po’ più in avanti a Capodanno.
Il nuovo Dpcm dovrebbe mantenere la suddivisione in tre fasce ma ‘addolcendole’ per consentire la riapertura di bar e ristoranti fino alle 23 in zona gialla e fino alle 18 in zona arancione. Per i ristoranti in zona arancione ci sarebbe comunque il limite di non più di sei persone per tavolo.
Conte vorrebbe riaprire i negozi al dettaglio in zona rossa – se ancora ci saranno regioni “rosse” – con limiti rigorosi sul numero di clienti che possono accedere contemporaneamente. Lo stesso avverrà in zona arancione.Sempre per consentire lo shopping l’idea è anche riaprire i centri commerciali nei weekend nelle zone arancioni e mantenerli chiusi solo nelle, eventuali, zone rosse. Nelle zone arancioni verrebbe anche eliminato il divieto di spostamento fra comuni della regione e quallo di uscire dalla regione per recarsi a festeggiare il Natale 2020 dai parenti.
Nelle eventuali e rimanenti zone rosse verrebbe tolto invece l’obbligo di non spostarsi da casa salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità: le fasce con rischio più alto avrebbero sostanzialmente le regole delle attuali zone arancioni, quindi spostamenti solo nel comune.Per il cenone niente divieti tassativi che sarebbero inapplicabili, ma la raccomandazione è cercare di evitare gli inviti e comunque non superare le sei persone al di fuori del nucleo familiare e comunque, se ci sono ospiti, mantenere mascherina e distanziamenti..