«Gli screzi con Conte? Mi dispiace ma io in campo non riesco ad essere una brava persona; dopo, finita la partita, torno ad essere quello di sempre, ma mentre la mia squadra gioca non ce la faccio».
Così Ivan Juric al 90°, quando gli hanno chiesto della discussione con Conte, ampiamente documentata dalle TV. A stadio vuoto, ovviamente, si sente tutto. Il tutto nasce per un fallo fischiato a Lukaku su Kumbulla. Conte urla:” Ma che fallo è?”. Anche Juric dice la sua e Conte, va verso il tecnico e gli dice: “Non rompere il c…, stai muto”, portandosi il dito alla bocca.
Allora Juric, senza scomporsi, gli replica secco: “Stai muto tu, come ti permetti?”. Una reazione assolutamente educata, sottolineata anche dai cronisti Rai. “E’ stato un signore” hanno osservato. “In campo, di solito se ne dicono di peggio”.
Juric batte Conte anche a parole, dunque. La stessa ammissione finale (“…in campo non riesco ad essere una brava persona”) dimostra quanto Juric tenga invece all’educazione e al rispetto.
Se Verona e Inter hanno chiuso in parità, ai punti, cioè a parole, ha vinto nettamente Juric.