“Abbiamo lavorato intensamente in vista della riapertura delle scuole, del ritorno in classe dei nostri ragazzi. Quest’anno avverrà in un contesto nuovo e anche non facile, che sfiderà tutto il sistema Italia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa sulla scuola a Palazzo Chigi.
I presidi definiranno gli ingressi ad orari scaglionati. Saranno disponibili 11 milioni di mascherine gratuite, obbligatorie negli ingressi e negli spostamenti, non quando si è seduti al banco. Gli scuolabus potranno riempirsi fino all’80% dei posti. In caso di contagi da Covid, ci sono linee guida da seguire e sarà possibile la quarantena dell’intera classe. Le famiglie dovranno misurare a casa la temperatura degli studenti. Questi i punti principali della riapertura delle scuole, elencati dal Presidente del Consiglio.
Ci saranno contagi, ma siamo preparati
“Ci sarà qualche cambiamento, qualche nuova regola si aggiungerà rispetto a quelle consuete”, ma “il rientro in classe, in piena sicurezza, è stato, è e sarà obiettivo prioritario di questo governo”, ha assicurato Conte. “Oltre 10 milioni si rimetteranno in moto. Dobbiamo conciliare sicurezza ed efficienza. Questo comporterà uno sforzo ulteriore da parte di tutti, nessuno escluso, Governo in primis”, ha detto Conte nel corso della conferenza stampa. “Bisognerà affrontare qualche disagio, mettiamo in conto che ci saranno dei contagi anche a scuola, ma abbiamo predisposto un prontuario per affrontare queste difficoltà”. E, “nel peggiore dei casi, la quarantena scatterà per tutta la classe”, ha aggiunto Conte.
“Il governo fornirà alle scuole 11 milioni di mascherine al giorno. Le fornirà al personale, alle studentesse e agli studenti in tutti gli istituti”, mette in chiaro il premier, che sottolinea: “Abbiamo predisposto con le massime competenze disponibili tutte le misure ritenute utili, adeguate, proporzionate a garantire la didattica in presenza. Poi è chiaro che non possiamo fare i test su tutta la popolazione scolastica, stiamo parlando di oltre 10 milioni di persone”.
Azzolina: ripresa già cominciata
“La scuola è già ripartita” con le lezioni iniziate il 7 settembre in diverse città. Il 14 e il 24 settembre si completerà il ritorno tra i banchi per migliaia di studenti. “Ci attende un anno molto impegnativo con difficoltà da superare. E’ stato giusto chiudere le scuole a maggio. E’ giusto ripartire adesso. Oggi siamo più preparati”. Così il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che si è dettamolto fiduciosa sulla ripresa.
Speranza: sosterremo insegnanti, presidi e personale
“Quando ci sarà una caso positivo a scuola, ed è del tutto evidente che ci saranno e già ci sono in queste ore, non lasceremo mai soli i nostri insegnanti, i nostri presidi e il nostro personale scolastico. Sarà l’azienda sanitaria competente, in modo particolare il dipartimento di prevenzione dell’Asl, a fare valutazioni del caso e il contact tracing, ad approfondire e a disporre le misure con un utilizzo intelligente dei tamponi. E dove dovesse servire anche della quarantena”, ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza, nel suo intervento alla conferenza stampa.
Insomma, tutto è pronto e il Governo sembra davvero preparatoad affrontare ogni possibile complicazione. Non resta ora che partire…