Contaciclisti, un milione di passaggi. Il display di Fiab in Corso Porta Nuova Per la prima volta dati veri sull’andamento della mobilità ciclistica tra le vie della città

A distanza da un anno e mezzo dalla sua installazione avvenuta nel giugno del 2021, il Display Contabiciclette di Fiab posizionato all’incrocio di via Locatelli in Corso Porta Nuova ha superato il milione di passaggi. Questo sistema radar, tarato su una velocità minima di passaggio corrispondente a circa 7 chilometri orari, rileva in maniera continuativa ed oggettiva il passaggio ciclistico in quel punto specifico. L’impianto è formato da due display: uno che raccoglie i dati annuali e un altro che assomma i dati giornalieri azzerandosi ogni 24 ore. Questo sistema di raccolta è stato finanziato dall’Associazione Fiab nell’ambito di un patto di sussidiarietà con il Comune al quale vengono inviati periodicamente i dati in merito all’andamento e allo sviluppo della mobilità ciclistica. L’Ufficio amministrativo che riceve queste rilevazioni è l’Ufficio Traffico. I primi dati ci dicono che alla fine del 2022 è stato superato il milione di passaggi e che nella sua seconda parte si è verificato un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Emerge inoltre un dato interessante legato al traffico tipico degli spostamenti pendolari, con tre picchi di passaggi nell’arco della giornata: alle 7.30, alle 13.30 e alle 17.30. La circolazione ciclistica cala invece nel weekend, nei giorni di pioggia, e nel periodo estivo, in particolare durante il mese di agosto. La media ponderata è di circa 700 mila passaggi all’anno. In conclusione questi dati confermano la “percezione visiva’’ di aumento dei ciclisti che si muovono sia con picchi ma anche con spostamenti distribuiti durante la giornata. Il presidente dell’Associazione Corrado Marastoni e il vicepresidente Giorgio Migliorini si augurano che queste rilevazioni servano alla nuova amministrazione ad indirizzare la futura progettazione della mobilità verso forme più sostenibili, proprio come la bicicletta.

Francesca Brunelli