Soddisfatti gli agricoltori veronesi per gli esiti delle elezioni dei Consorzi di Bonifica. Si è votato domenica 15 dicembre, per il rinnovo degli incarichi del Consorzio di Bonifica Veronese e dell’Alta Pianura Veneta. Le tre associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia – Agricoltori italiani – si sono presentate al voto con una lista unitaria, con persone impegnate a garantire, grazie all’esperienza, una gestione attenta e competente degli Enti pubblici deputati alla difesa di abitazioni, esercizi commerciali, capannoni dagli allagamenti che possono essere provocati da precipitazioni intense e da esondazioni di fiumi e canali. «I cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico, la tutela del territorio e della bellezza del paesaggio sono senz’altro i motivi per cui le elezioni dei Consorzi di Bonifica hanno coinvolto liste di agricoltori, cittadini ed amministratori. Il tema della gestione dell’acqua nel veronese, dopo le calamità ripetute ogni anno, i problemi ambientali causati da fonti di inquinamento industriale a volte anche urbano, hanno richiamato l’attenzione di un pubblico diverso rispetto ai soli operatori agricoli interessati maggiormente quali primi custodi della terra e delle risorse naturali. Nonostante l’appuntamento non goda di percentuali altissime in merito all’affluenza al voto dell’intera collettività, si tratta di un “risveglio” che Coldiretti legge con favore considerato il dialogo che da tempo l’associazione ha avviato e consolidato con la società civile. Ora andiamo avanti con l’attività di tutela del territorio e del patrimonio idrico», precisa Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona. Soddisfatto dell’esito delle elezioni Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona: «Ha premiato l’aver fatto una lista unitaria perché il rischio, in caso contrario, vi era la possibilità che categorie diverse dall’agricoltura potessero dettare la linea, mentre è giusto che siano gli agricoltori ad avere voce nelle questioni riguardanti il territorio. Siamo felici per il brillante risultato ottenuto in prima fascia da Claudio Valente, anche se non rappresenta la nostra associazione, perché viene premiato il suo impegno a favore degli interessi degli agricoltori. Dal nuovo direttivo ci aspettiamo che la presidenza vada alla persona più preparata, più vicina ai territori e più rappresentativa degli interessi agricoli. Auspichiamo che i progetti iniziati possano proseguire e che si possa ampliare la superficie irrigua, soprattutto nelle zone vocate a vite che oggi ne sono sprovviste. Infine ci attendiamo che il costo del canone rimanga il più basso possibile, data la situazione critica riguardante i seminativi, che non possono permettersi spese aggiuntive». Andrea Lavagnoli, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani: «La nostra organizzazione ha scelto di dar vita a una lista unitaria, con le altre organizzazioni agricole, partendo dalla valutazione che i consorzi di bonifica necessitano di gestioni efficienti e trasparenti per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e le difficoltà del settore agricolo, che deve fare i conti con mercati sempre più aleatori e con crescenti costi di produzione. Si è scelto di mettere da parte particolari rivendicazioni, pur importanti, per un obiettivo comune. I risultati sono in linea con le attese e ora auspichiamo che si avvii un lavoro proficuo e sinergico per il bene del territorio».