Medici, ricercatori, imprenditori, artisti ma anche persone comuni che, con i loro successi professionali o gesti eroici, si sono contraddistinti durante l’anno appena terminato. A Palazzo Barbieri, il sindaco Federico Sboarina ha premiato con la medaglia della città i ‘cittadini dell’anno 2019’. Il riconoscimento, giunto alla seconda edizione, è stato istituito un anno fa per ringraziare, a nome della città, tutti quei veronesi che hanno raggiunto importanti risultati a livello nazionale e internazionale, in diversi campi, portando nel mondo l’eccellenza veronese. Così come quanti si sono spesi per la comunità. Seduti in sala Arazzi i ‘cittadini dell’anno’, che si sono alzati uno ad uno per ricevere dalle mani del sindaco la medaglia della città e la pergamena di ringraziamento per ‘la dedizione e i successi che hanno contribuito ad aggiungere prestigio alla nostra città’. Presente anche Roberto Leone in rappresentanza dell’Ateneo scaligero.
Cinque le categorie. Per il mondo accademico sono stati premiati Giovanna Paolone, ricercatrice che ha scoperto una proteina in grado di ripristinare l’attività fisiologica delle cellule cerebrali malate di persone con Alzheimer e Parkinson, e il cardiologo Luciano Ribichini, per aver effettuato il primo intervento in Italia con una tecnica pioneristica che minimizza il rischio di occlusione coronarica.
Per la categoria ‘comunità e senso del dovere’ hanno ricevuto l’onoreficienza Salvatore Olivieri, l’autista di Atv che lo scorso 24 aprile ha gestito un ‘allarme bomba’ e messo in salvo i passeggeri, e Nicola Brunelli, giovane imprenditore che ha salvato la vita della moglie in arresto cardiocircolatorio praticando il suo primo massaggio cardiaco.
Per l’arte e la cultura premiate Lidia Caricasole, giovanissima ballerina veronese, unica italiana ammessa alla prestigiosa Juilliard School di New York, e Francesca Borgo, l’astro nascente degli studi su Leonardo Da Vinci che insegna nella terza università più antica del Regno Unito.
Per creatività professionale i riconoscimenti sono andati a Lucia Dal Negro, fondatrice della start up DeLab per il miglioramento dei brand che si contraddistinguono per il loro valore sociale e ambientale, e Federico De Silvestri, campione del mondo della pizza, vincitore a Los Angeles del titolo internazionale e della categoria ‘pizza non tradizionale’.
Ultima categoria, quella della ricerca, ha visto premiati don Roberto Guarise, direttore dell’Istituto salesiano don Bosco i cui studenti hanno vinto il titolo mondiale di robotica e progettualità tecnologica con la lavatrice spaziale, e Rossana Boni, assente perché all’estero, selezionata dal Mit di Boston tra le migliori cento giovani menti al mondo.
Infine, un riconoscimento speciale è stato consegnato a Emma Maria Ugolini, studentessa di Trevenzuolo, già ‘Alfiere del lavoro’ per volontà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i suoi risultati scolastici.