Il Veneto si conferma la terza regione italiana per valore delle vendite nell’Unione Economica Eurasiatica (Ueea), l’area di libero scambio tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan che, lo scorso anno, ha acquistato beni dalle 7 province venete per più di 1,5 miliardi di euro. Nel corso del primo semestre 2019 invece, la regione ha esportato merci nei 5 Paesi eurasiatici per 718,8 milioni di euro (l’85% in Russia), un valore che, seppur in contrazione dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2018, vale al Veneto la medaglia di bronzo dietro solo a Lombardia (1,3 miliardi di euro) ed Emilia Romagna (810 milioni di euro). Sono i dati emersi alla conferenza stampa di presentazione del XII Forum Economico Eurasiatico di Verona, l’annuale vertice internazionale organizzato da Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo in programma nella città scaligera (Palazzo della Gran Guardia) giovedì 24 e venerdì 25 ottobre. Secondo i dati Istat, elaborati per il Forum dall’associazione no-profit veronese, rimane alla guida della classifica regionale per export Vicenza, che tra gennaio e giugno 2019 ha esportato nell’Ueea 196 milioni di euro (-3,5% a/a), seguita da Treviso (157 milioni di euro, +0,6%) e da Verona, che non raggiunge i 136 milioni di euro e sconta una contrazione del 12,2% delle vendite, imputabile in buona parte alla voce “macchinari e apparecchi” (-43,1%). Fuori dal podio Padova (102,5 milioni di euro, -6,1%), Venezia (85 milioni di euro, +18,9%), Belluno (25 milioni di euro, +3,5%) e Rovigo (18 milioni di euro, +88,1%). Da segnalare sul fronte import il sorpasso nei primi 6 mesi dell’anno di Verona (87 milioni di euro, -7,9% a/a) su Venezia (74 milioni di euro, -46,2%), che aveva chiuso il 2018 come capofila oltre quota 218 milioni di euro. In particolare, tra le voci più rilevanti dell’export regionale cresce la domanda eurasiatica per macchinari e apparecchi (+5,7%, 229 milioni di euro) e prodotti delle altre attività manifatturiere (+5,5%, 92 milioni di euro), mentre rimangono sostanzialmente stazionari i tessili (-0,8%, 143 milioni di euro) e gli articoli in gomma e materie plastiche (+0,1%, 46,5 milioni di euro). Chiudono il semestre in negativo gli apparecchi elettrici (-37%, 55 milioni di euro) e i metalli (-7,5%, 51 milioni di euro). Nello scenario italiano, l’export veneto vale quasi il 16% delle vendite nell’Ueea, una quota che si riduce al 7,2% sul totale dell’interscambio (4° posto) e al solo 2,5% delle importazioni (7^ posizione). Nel corso dei primi sei mesi 2019 gli acquisti veneti dai 5 Paesi eurasiatici sono infatti diminuiti del 23,9% sullo stesso periodo dello scorso anno, fermandosi a 207,2 milioni di euro e portando l’interscambio a 926 milioni di euro, in flessione del 7,4%. Il Forum Economico Eurasiatico dell’Associazione Conoscere Eurasia è organizzato con Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, in collaborazione con Association of European Businesses e RSPP (Unione industriali e imprenditori della Russia). Partner del Forum: Intesa Sanpaolo, Rosneft, Gazprombank, Credit Bank of Moscow, Region, Group of Companies, Lex Systems. Sponsor principali: Banca Intesa Russia, Pirelli, Coeclerici, Assicurazioni Generali, Accenture, Mercantile & Maritime Energy e con il sostegno di ITTN, International Technology Transfer Network.