Al nuovo Governo va chiesto un piano straordinario di formazione e di ridurre i vincoli che appesantiscono l’accesso ai finanziamenti, per offrire nuove opportunità a giovani e lavoratori ed uscire dal paradosso del mismatch tra competenze disponibili e fabbisogni delle imprese. E’ la proposta lanciata dal presidente Fondimpresa, Bruno Scuotto, durante l’Assise Confindustria in corso a Verona. Da uno dei sei tavoli dedicati agli asset strategici dello sviluppo, il numero uno del Fondo interprofessionale di Confindustria Cgil Cisl e Uil esorta a ingranare una marcia in più per coprire i tanti ruoli cui è chiamata la formazione nell’era digitale. Con circa 7mila accreditati Confindustria ha dato il via, alla Fiera di Verona, alle Assise Generali 2018. Appuntamento che coinvolge l’intero sistema di rappresentanza di via dell’Astronomia, e che ha l’ultimo precedente nella convention di Bergamo del 2011, voluto quest’anno in vista dell’appuntamento elettorale del 4 marzo. Il leader degli industriali, Vincenzo Boccia, ha ribadito che con il documento finale, che viene messo a punto oggi con gli ultimi tavoli tematici e con una seduta plenaria, ancora a porte chiuse, sarà incentrato su “tre obiettivi, tre pilastri del progetto di politica economica” che Confindustria offrirà “alla discussione generale del Paese”. Tre temi: “Più lavoro a partire dai giovani, più crescita, meno debito pubblico”. L’occhio è insomma rivolto al voto del 4 marzo.”Non siamo contro qualcuno”, ha detto, “ma siamo per un progetto per l’Italia, l’Italia che amiamo, l’Italia in cui abbiamo investito”,