Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, alla presenza del ministro al Turismo Gian Marco Centinaio, dice che «è urgente un intervento per disciplinare la giungla delle locazioni brevi. Abbiamo censito le strutture parallele che vendono camere in rete – sottolinea il numero uno degli albergatori – e mettiamo questo elenco a disposizione di tutte le amministrazioni nazionali e territoriali, nonché delle autorità investigative competenti, che desiderano fare luce sul fenomeno. Venga istituito con urgenza il registro nazionale degli alloggi turistici». Nelle stesse ore Confcommercio Verona diffonde i dati sugli AirBnb. «Ad agosto nella nostra provincia risultavano disponibili su Airbnb 3.516 alloggi: un dato in crescita del 75,80 per cento rispetto all’agosto di due anni fa, quando erano pubblicizzati 2.000 annunci. Degli annunci presenti su Airbnb.it 2.436» sottolinea Confcommercio «facevano riferimento al comune capoluogo. Non solo: 2.416 annunci erano riferiti ad interi appartamenti, 2.078 erano disponibili per più di sei mesi e 2.280 risultavano gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio. Numeri “monstre. «Si tratta di dati eloquenti – commenta Giulio Cavara, presidente dell’associazione albergatori aderente a Confcommercio Verona – che ancora una volta richiamano l’attenzione su una delle grandi bugie della cosiddetta sharing economy: non è vero che c’è condivisione di un’esperienza, siamo di fronte ad attività di impresa a tutti gli effetti e come tali devono esservi ricomprese. Se fossero forme integrative del reddito, avrebbero ben altre connotazioni e il carattere dell’occasionalità. Scorrendo i dati – aggiunge Cavara – spiccano situazioni sorprendenti come ad esempio quella di Negrar, comune di poco più di 17mila abitanti che conta ben 108 alloggi. Ma il fenomeno è ampiamente esteso in tutto il territorio, dal lago di Garda fino all’Est veronese». «Serve una regolamentazione – commenta il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena – la Regione Veneto ha messo mano alla materia e speriamo che l’iter proceda velocemente in consiglio regionale auspica ». Il direttore di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso sottolinea la necessità «dell’istituzione del registro nazionale degli alloggi turistici e l’adozione di misure che pongano un argine a questa deriva che provoca anche lo spopolamento dei centri storici. La nostra associazione – conclude – ha censito gli alloggi disponibili sul portale Airbnb.it e pone l’elenco a disposizione delle autorità per facilitare gli opportuni controlli».