Sono sei i giovani talenti internazionali approdati alle finali della dodicesima edizione del Concorso pianistico internazionale Città di Verona, in corso in questi giorni a Verona. Sei promettenti pianisti che in Sala Filarmonica affronteranno la prima delle due prove previste dal Verona International Piano Competition per assegnare il primo premio: ovvero la finale solistica. Si tratta di Vladimir Skomorokhov, 25 anni, dalla Russia; Roman Fediurko, 19 anni, dall’Ucraina; Francesco Maccarone, 26 anni, dall’Italia; Suchan Kim, 24, dalla Corea del Sud; Michelle Candotti, 28 anni, dall’Italia; Evgeny Konnov, 31 anni, dalla Russia: sono loro ad aver sbaragliato la concorrenza di 124 colleghi giunti a Verona da ben 24 nazioni per prendere parte alle selezioni in presenza. Ad ascoltarli una giuria internazionale composta dai pianisti Roberto Pegoraro, ideatore e direttore artistico del concorso, Edoardo Strabbioli (Italia), Violetta Egorova (Russia) e Francesco Libetta (Italia). I tre artisti giudicati i migliori avranno poi la preziosa opportunità di misurarsi con l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, con cui si esibiranno durante la finalissima, in programma domenica 6 ottobre al Teatro Nuovo. Al vincitore andranno 10mila euro in denaro, un contratto discografico con l’etichetta Fluente Records per la registrazione, pubblicazione e distribuzione di un disco in formato digitale e una tournée concertistica in Italia nell’ambito della prossima edizione del Verona Piano Festival. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Musicale Liszt 2011, e che da tre anni vanta un sodalizio con quella che è una delle istituzioni più prestigiose della città, è il secondo concorso in Italia per numero di iscritti. «Musica, giovani e innovazione sono i tre fondamentali concetti che animano il nostro lavoro», spiega il direttore artistico del Concorso Roberto Pegoraro. «Il Premio guarda a nuovi orizzonti anche attraverso repertori musicali mai banali proposti ai candidati. Non a caso Sky Classica, lo scorso maggio, ha trasmesso una serie in quattro puntate dedicata al Concorso, riscuotendo unanimi consensi». «Qui a Verona, i rappresentanti di tanti paesi diversi si incontrano per la prima volta parlando una lingua comune, quella della musica, al di sopra di ogni malinteso e limite umano», afferma Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona. «I professori dell’Orchestra di Fondazione Arena avranno l’occasione di dialogare con i tre finalisti e aggiungere sfumature a questa grande lingua comune». I biglietti per assistere alla prova finale del concorso con la partecipazione dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, in programma domenica 6 ottobre alle 17 al Teatro Nuovo.