“Sbagliare per ben due volte le procedure concorsuali è un lusso che Azienda Zero non si può permettere, a maggior ragione in un momento come questo, con una drammatica carenza di medici di base. Errori che hanno poi ritardato tutto l’iter, che ad oggi risulta ancora bloccato”.
A dirlo è la vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico, a proposito della sospensione e successiva riapertura del bando riguardante l’assegnazione delle zone carenti, denunciata dalla Fimmg Veneto.
“Abbiamo già abbastanza veneti senza medico di famiglia, visto che molti pensionamenti non sono stati rimpiazzati. Sempre più persone sono costrette a rivolgersi ai Pronto soccorso, intasandoli, oppure alla guardia medica. Quando si parla di eccellenza veneta dovrebbe essere raccontata tutta la storia, non solo quello che fa comodo. La situazione, inoltre, andrà a peggiorare perché nei prossimi anni circa il 40% di questi professionisti dovrebbe lasciare per raggiunto limite di età. In piena emergenza e con una programmazione carente, errori che hanno ricadute del genere non sono accettabili”.