Conclusa la sesta edizione di “Ci sto? Affare fatica!” Consegnati gli attestati di partecipazione a 300 ragazzi e ragazze veronesi impegnati nell’edizione 2024 di 'Ci sto? Affare fatica’. In 6 settimane tante le attività che hanno interessato i giovani del progetto.

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Conclusa questa mattina con il tradizionale momento di festa la sesta edizione di ‘Ci sto? Affare fatica’, avviato a Verona nel 2019 dal compianto assessore Stefano Bertacco.

Il valore fondante del progetto è insegnare fin dalla giovane età la serietà e il rispetto per il lavoro, l’importanza del sacrificio e il senso di cura, sviluppando un senso di cittadinanza attiva e partecipazione.

I risultati sono evidenti già durante le settimane di impegno dei ragazzi e delle ragazze, che arrivano alla fine del percorso orgogliosi e consapevoli del valore di quanto hanno realizzato. Questo patrimonio è fondamentale per la loro crescita, che passa attraverso l’esperienza del “fare fatica” e rappresenta un vero e proprio “affare” per la vita.

“Ci sto? Affare fatica”: chiusa la sesta edizione

“Un ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale alle ragazze e ai ragazzi per il loro impegno a favore dei beni comuni”, ha dichiarato l’assessora alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia.

“La cittadinanza attiva è fondamentale e può manifestarsi in molte forme. Un ringraziamento speciale va anche alle cooperative Energie Sociali e L’Albero per la loro guida e supporto nella realizzazione di questa iniziativa, oltre che ad AGSM AIM e Tezenis che hanno sostenuto concretamente il progetto. Il nostro augurio è che nonostante la brevità, l’esperienza abbia fornito ai giovani strumenti preziosi per il loro futuro”.

Un mese e mezzo di lavoro, dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì, per l’iniziativa del Comune di Verona insieme alle Cooperative Energie Sociali e L’Albero, realizzato con la collaborazione delle Circoscrizioni e sostenuto da AGSM AIM e TEZENIS.

Tante le attività dei mini cantieri: dalla pulizia dei centri abitati e delle vie dei quartieri, all’impregnatura e alla tinteggiatura di giostre, staccionate, panchine, aule di scuole materne, elementari e medie, e moltissimo altro ancora.

I ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni hanno preso parte alle attività suddivisi in 28 squadre miste e seguiti da altrettanti tutor e da 25 handyman/handywoman, volontari e volontarie adulti che hanno messo a disposizione dei giovani le loro competenze artigianali e tecniche. Ogni adolescente partecipante ha poi ricevuto i ‘buoni fatica’ del valore di 50 euro settimanali da spendere nei negozi convenzionati.

L’iniziativa

Un’iniziativa supportata attraverso lo strumento dei Patti di sussidiarietà che ha visto la partecipazione delle otto Circoscrizioni e di 27 associazioni e realtà del territorio, che hanno collaborato per identificare i beni comuni della città. La particolarità di questo progetto risiede nel fatto che è l’unico i 175 Patti di sussidiarietà a non avere una scadenza, in quanto l’augurio è che l’iniziativa possa proseguire anno dopo anno.

Gli attestati sono stati consegnati questa mattina sulla scalinata di Palazzo Barbieri dall’assessora alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia insieme al consigliere delegato del gruppo AGSM AIM Alessandro Russo, il Dirigente del settore Innovazione, Beni comuni, Politiche giovanili e Pari Opportunità Giuseppe Baratta.