“Grida di libertà, schegge di guerra”: questo è il titolo che riassume il concertone, suddiviso in due serate differenti, in programma all’Auditorium della Gran Guardia l’1 novembre e il 7 dicembre (ore 20,45) e dedicato alla pace, alla solidarietà tra i popoli e contro tutti i conflitti che ancora oggi infiammano il pianeta. L’evento è stato presentato oggi in Municipio dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme a Daniela Dada Benedini, presidente dell’associazione Musica Viva, Giampaolo Rizzetto, direttore artistico del concertone, Mauro Dal Fior, voce narrante, Alberto Maculan, presidente di AGBD sindrome di Down, cui saranno devolute le offerte raccolte durante le due serate.
“L’obiettivo messo in piedi dall’Associazione culturale Musica Viva, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune -spiega il critico musicale Giampaolo Rizzetto- non ha pretese istituzionali, non lancia proclami, né tantomeno ha la voce per fermare i conflitti in corso. La finalità è ben più modesta: riaprire un canzoniere internazionale, scritto per tutte quelle persone che hanno consacrato e consacrano la loro vita per i diritti civili, contro i razzismi, le dittature, le minacce nucleari e i massacri di gente innocente. E, contemporaneamente, sostituire l’inerzia, il disimpegno e le problematiche quotidiane con un breve, anche se temporaneo, momento di riflessione, con uno sguardo pensieroso verso un futuro incerto ed inquietante”. Rizzetto ha ricordato anche la frase di Papa Francesco:”cancellare la guerra dalla storia dell’uomo, prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”.
“Quando abbiamo cominciato a pensare questo evento -ha detto l’assessora Ugolini– mai avremmo immaginato di trovarci oggi in una situazione ancora più grave e drammatica sul fronte dei conflitti nel mondo. Doveroso anche, in questa sede, rivolgere un pensiero e un ricordo affettuoso al chirurgo Claudio Bifo Bassi, alla cui memoria è dedicato il concertone”.
L’evento sarà suddiviso in due differenti serate: la prima direzionata sull’Europa e sul Sud Africa; la seconda proiettata sulle Americhe e sull’Inghilterra. “L’intento è di ripercorrere un fiume di canzoni -spiega Rizzetto- alcune entrate nell’immaginario collettivo, altre meno note, nelle sue molteplici diramazioni che possiamo riassumere in tanti, specifici argomenti: marce per i diritti civili; omofobia e razzismo; ingiustizie sociali; rivolte nei ghetti e nelle università; sogni e utopie rivoluzionarie; orrori nei lager, nei gulag e nelle celle dell’Apartheid; disertori-eroi e soldati nel fango; piogge nucleari e città in rovina; sfruttamento e ipocriti guerrafondai; luci di speranza e “violini che bruciano d’amore”, come canta Leonard Cohen”.
Il tutto raccontato da video in funzione di commento, da una voce narrante che introdurrà le varie “finestre” e da quaranta conosciutissimi musicisti veronesi, a cui si affiancheranno nella prima serata il quartetto di Tony Pagliuca (ex Orme) e nella seconda un reading impostato su una serie di celebri aforismi per la pace vs la guerra, recitati dall’attrice Margherita Sciarretta e commentati in musica da Marco Pasetto al pianoforte. “Con giusto orgoglio -ha concluso Rizzetto- possiamo affermare che per due sere Verona indosserà le vesti di portavoce civile di pace contro tutte le guerre”. Ingresso, come detto sopra, a offerta libera fino ad esaurimento posti a favore di AGBD, sindrome di Down.
Rossella Lazzarini