Concerti e disabili, non c’è pace in Arena Bissoli sulla pedana della discordia: “Tavolo tecnico mai riunito per la verifica, ora lo convoco io”

bissoli 18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

“Con questa dichiarazione intendo rispondere in merito all’incresciosa situazione che si è verificata lo scorso 10 marzo”. Queste le parole della vicesindaca e assessora alla Pianificazione Urbanistica del Comune di Verona, Barbara Bissoli, in risposta alla protesta avanzata da Sabine Bertagnolli che ha visto suo figlio Matteo, disabile al 100%, relegato su una pedana e senza il sostegno della mamma durante tutto il concerto.
La protesta di mamma Sabine ha avuto una forte eco sui social, tale da spingere l’assessora Bissoli a rispondere pubblicamente. Quello occorso a Matteo, infatti, non è stato il primo caso di mancato rispetto delle norme in materia di barriere architettoniche in Arena.
Nel marzo del 2023 a seguito di una vertenza contro l’Ente Arena, Sofia Righetti aveva vinto la causa in tribunale, causa che ha portato il Giudice a ordinare l’installazione, al bisogno, di una pedana nell’anfiteatro veronese per tutelare i portatori di handicap.
A margine di questa ordinanza, dopo aver dato il nulla osta alla costruzione di queste pedane speciali, la Soprintendenza e il Conservatore del Comune di Verona avevano avanzato la richiesta di convocare un tavolo tecnico per valutare l’efficacia della pedana ed eventualmente vagliare nuove ipotesi.
“Il tavolo fino ad ora non è mai stato convocato, ma lo farò a stretto giro – afferma la vicesindaca e assessora Bissoli – io stessa quando sono stata in Arena, per eventi extra lirica, ho potuto toccare con mano e immedesimarmi in chi si sente relegato su quella pedana”.
Il Comune, quindi, intende sistemare questa situazione anche grazie alla collaborazione con le associazioni che si occupano dei portatori di handicap, con gli assessorati alle pari opportunità e politiche sociali e con gli esperti dell’azienda Design For All.
In attesa che il tavolo tecnico venga aperto e le discussioni inizino, a farla da padrone saranno ancora le pedane che, non senza disagi, continueranno a essere montate e smontate su richiesta.
L’auspicio è che, una volta cominciate le discussioni, si agisca in fretta per trovare una soluzione chiara e efficiente che consenta al disabile di avere al suo fianco, durante il concerto, l’accampagnatore per far fronte ad eventuali necessità.
Infine, l’altra speranza è che una volta concluse, queste discussioni sul come risolvere il disagio, chi di dovere non si sbilanci in proclami eccessivamente carichi di fiducia sui tempi ma si agisca con prudenza per non alimentare eccessive speranze fino a quando non si ha la certezza delle cose compiute (vedi il caso sottopasso).
C. G.