Un’App che aiuta il paziente ad affrontare l’intervento chirurgico nelle migliori condizioni fisiche e lo supporta, in diretto contatto con il medico, prima del ricovero e dopo la dimissione. A realizzarla, nell’ambito della chirurgia colo-rettale, è la Chirurgia Generale dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, diretta dal dottor Giacomo Ruffo. L’applicazione digitale è stata presentata nel corso del congresso nazionale sulla chirurgia del tumore del retto che si è tenuto al Palazzo della Gran Guardia a Verona. Il meeting scientifico, giunto alla quarta edizione e organizzato dal dottor Ruffo, ha avuto tra i temi principali la qualità di vita del paziente sottoposto a chirurgia per tumore del retto. Si tratta di una delle neoplasie più diffuse nei Paesi Occidentali: nel 2019 sono previste in Italia 15mila nuove diagnosi, 1.200 nel Veneto, 200 quelle stimate nella provincia di Verona. Nonostante l’approccio chirurgico mini-invasivo (chirurgia laparoscopica e robotica) si sia, ormai da alcuni anni, imposto come la metodica più efficace e conservativa per il trattamento di questa neoplasia, persiste un tasso di sequele funzionali relative ad alterazioni della sfera sessuale, urologica e relative alla continenza. Su questo tema si sono confrontati i maggiori specialisti italiani e personalità di rilievo internazionale. Tra questi Cobi Reisman, presidente della Società europea di sessuologia, e Anthony Antoniou e Joannis Constantinides del St’s Marks Academic Institute di Londra, realtà di riferimento mondiale per la chirurgia del retto.