“No means no. No significa no, alla guerra e alle armi”. È questo il titolo della rassegna Euromediterranea che, giunta alla sua diciannovesima edizione, vede l’attivista bielorussa, politologa e direttrice della rete per i diritti umani e civili Nash Dom Olga Karatch impegnata in un tour in undici città italiane. Giovedì 29 febbraio, alle 21, farà tappa a Verona, nella Sala Congressi della Gran guardia, per un incontro pubblico che ha come obiettivo essere occasione di dialogo, di riflessione e di informazione.
“Questa iniziativa si inserisce nel solco del percorso che stiamo portando avanti con numerose realtà veronesi per sensibilizzare sul tema della pace – commenta l’assessore alla Memoria e ai Diritti umani Jacopo Buffolo -. Questo ci porta ad impegnarci nella valorizzazione di figure come l’attivista bielorussa Olga Karatch e promuovere la campagna del disarmo. Lavorare con figure attive nell’obiezione di coscienza significa percorrere un tragitto verso la pace, tema centrale dell’Arena di Pace del prossimo maggio”.
Olga Karatch, licenziata per il suo attivismo politico, è stata arrestata e torturata dal regime di Lukashenko, e dal 2014 vive in esilio a Vilnius. Il 22 febbraio ha ricevuto alla Camera dei Deputati il Premio internazionale Alexander Langer 2023, che mira a sostenere e valorizzare individui e gruppi che, con coraggio, indipendenza di pensiero e radicamento sociale, sono in grado di affrontare le crisi attuali, promuovendo diritti umani, politiche di pace, democrazia, convivenza, e lotta contro discriminazioni, difesa dell’ecosistema e ricerca di vie per una conversione ecologica.
Alla presentazione sono intervenuti l’assessore alla Memoria e ai Diritti Umani Jacopo Buffolo, Mao Valpiana del Movimento Nonviolento e che sarà moderatore dell’incontro, Caterina Del Torto della Fondazione Alexander Lager e Antonio Soffientini di Arena di Pace 2024.