Gli aumenti di luce e gas stanno mettendo in ginocchio tantissime aziende artigiane che si trovano a non saper più come pagare le bollette. Adesso la crisi è aggravata dalla situazione in Ucraina e con il perdurare del conflitto ci sarà anche un aumento dei prezzi delle materie prime, dei costi del trasporto via container e a causa delle sanzioni verranno ridotte le esportazioni verso Russia e Ucraina che per il Veneto sono sbocchi importanti per i propri prodotti.
“La guerra ha sempre costi enormi, civili ed economici: è necessario cercare un percorso di pace e che il conflitto si risolva nel migliore dei modi e in tempi brevi. Conviene sia alle parti in causa che al resto dell’Europa – è la speranza di Luca Luppi, Presidente di Casartigiani Verona che spiega -. Sul piano produttivo italiano e veneto, la preoccupazione è enorme, perché dalla Russia noi importiamo gas, per vivere e per lavorare. Già da alcuni mesi è cresciuto in modo spropositato il costo dell’energia elettrica e del gas. A causa della guerra, i prezzi continueranno ad aumentare mettendo in crisi le nostre imprese artigiane, dal settore manifatturiero al turismo, con delle forti ricadute anche sull’occupazione”. “Accogliamo con favore le modifiche al decreto sostegni in materia di caro energia, anche se sappiamo che non basterà ad arginare l’aumento dei costi per le aziende artigiane – sottolinea Luppi -. È arrivato il momento di andare oltre i proclami. Si parla di riapertura delle centrali a carbone, soluzione temporanea ed emergenziale, ma il nostro Paese deve puntare all’indipendenza energetica, sbloccando i nodi burocratici che rallentano le autorizzazioni. L’economia è globalizzata, ma non è ammissibile che il nostro sistema produttivo si ritrovi ciclicamente in ginocchio a causa dei ricatti dei Paesi produttori di energia”. L’auspicio di Casartigiani Verona è che la politica del Governo e dei ministeri competenti dell’Economia e della Transizione Ecologica, in poco tempo, possa orientare il nostro Paese verso un’elevata diversificazione strutturale delle risorse energetiche disponibili, per scongiurare, non solo oggi ma anche in futuro, situazioni di disagio economico e geopolitico a cui la scena internazionale purtroppo ci sta abituando.