Un anno di solidarietà. Tangibile, concreta, documentata. Il Circolo la Baita di Santa Maria di Negrar è un luogo di aggregazione sociale davvero importante per tutta la Valpolicella, una comunità in grado di mettersi al servizio di chi ha più bisogno.
E l’anno appena trascorso testimonia il grande cuore che anima questa associazione, una realtà significativa sul territorio. “Possiamo partire dalla fine del 2022 – afferma il presidente Francesco Zantedeschi – Da diversi anni dedichiamo alla memoria del nostro fondatore Adriano Moschin un riconoscimento ad un’associazione che si sia segnalata nel campo della solidarietà e lo scorso anno abbiamo premiato la comunità francescana di Betania a Verona meglio conosciuta come i frati del Barana. E’ un premio che prevede anche una somma di denaro nell’ordine di mille euro. Un contatto che ci ha arricchito e che è continuato anche nel corso del 2023. Anno che abbiam aperto con un progetto sociale dedicato all’Emporio Alimentare di Negrar al quale abbiamo, inizialmente, devoluto 4500 euro. Con Pasqua abbiamo ricavato dalla lotteria tra i nostri soci, che vorrei ricordare sono 34 quelli fondatori e circa 400 quelli ordinari e frequentatori, altri 500 euro che abbiamo devoluto sempre al Barana. Il clou della nostra attività è giunto in corrispondenza dello scorso Natale.
Questa volta il Moschin con relativo assegno di mille euro lo abbiamo consegnato alla Ronda della Carità, inoltre grazie alla lotteria natalizia siamo stati in grado di donare 12 quintali di pasta sempre ai frati del Barana e altri 6 quintali di pasta all’Emporio Alimentare di Negrar. Ci tengo a sottolineare – continua Zantedeschi – che a novembre dello scorso anno abbiamo ripreso in mano un progetto sociale a cui avevamo corpo diversi anni fa. Dopo il terremoto che ha colpito l’Umbria siamo entrati in contatto con un parroco, don Luciano Avenati, di un piccolo borgo, Ancarano, sulle colline che dominano Norcia.
Qui il parroco ci ha segnalato le difficoltà di un gruppo famigliare che con il terremoto aveva perso tutto. Lo abbiamo sostenuto per almeno un triennio poi, anche a causa del covid, avevamo perso il contatto che abbiamo ora prontamente ripreso. Ci siamo recati in zona dove nell mani di don Avenati abbiamo consegnato una somma di denaro e altri beni per questa famiglia che negli anni scorsi ci è anche venuta a trovare e con la quale abbiamo iniziato un rapporto davvero particolare e molto significativo”.
Una realtà straordinaria quella del Circolo La Baita, un orgoglio per tutta la Valpolicella. “Abbiamo un gruppo giovane e dinamico – conclude Zantedeschi – come il vicepresidente Simone Graziani e il segretario Elena Bordegnoni. Sono ragazzi giovani con voglia di fare qualcosa di concreto. Forse è questa la cosa più bella. Sapere che il Circolo La Baita possa essere un punto di aggregazione per tutta la Valpolicella”.
Mauro Baroncini