Tre statue provenienti dalle scenografie areniane firmate Franco Zeffirelli campeggiano nel parcheggio e fanno sfoggio di sé, diventando attrazione per i turisti. Quella de Il Trovatore di Giuseppe Verdi, la più imponente, è alta 6 metri e mezzo. Le altre due statue sono invece provenienti dalla scenografia dell’Aida (opera sempre di Verdi e proveniente sempre dalla scenografia di Zeffirelli), di tre metri circa. Non solo statue: la lirica è anche il soggetto delle vetrofanie che ricoprono la torretta del Park: una è visibile da lungadige Galtarossa (lato Ovest) e riporta i titoli della stagione 2017. L’altra offre invece una vista inedita dell’Arena: quella dal palcoscenico, cui si trovano davanti gli artisti che si esibiscono, con le scalinate gremite di spettatori. L’iniziativa è una collaborazione tra AMT e Fondazione Arena in un’operazione di co-marketing. Il parcheggio Centro è infatti anche l’unico terminal bus della città: una tappa obbligata per i turisti e le scolaresche che arrivano con i bus. A cui si è pensato di offrire un servizio in più: “Un’accoglienza che faccia loro respirare l’aria di Verona, la sua essenza: Verona è l’opera e l’opera è Verona – spiega Stefano Ederle, Presidente AMT – Il nostro parcheggio è, soprattutto per i turisti, il primo vero biglietto da visita della città. Per questo abbiamo pensato a un simbolo che ci caratterizzi, soprattutto durante l’estate”.