Con il Job Club 1 su 2 trova impiego. Il bando per la ricerca di lavoro della Fondazione.

In maggioranza le donne. L’età media è stata di 36 anni. Apprezzamento per il progetto.

Arrivano i risultati della seconda edizione del bando “Job Club”, il bando per la ricerca attiva del lavoro avviato nella scorsa primavera dalla Fondazione Cariverona presieduta da Alessandro Mazzucco e che ha visto nelle province di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona attivare 20 Job Club, dal settembre 2019 fino al gennaio 2020, coordinati da 10 trainer forniti del materiale didattico per 200 incontri e oltre 500 ore di formazione alla ricerca attiva del lavoro. Ai percorsi hanno partecipato 195 persone, completando la formazione in 123. Durante l’attività i partecipanti hanno complessivamente affrontato 246 colloqui di lavoro e inviato 477 candidature.
In maggioranza le donne (57%). L’età media è stata di 36 anni con un livello di istruzione variegato e un tempo in disoccupazione alto (20% dei partecipanti in disoccupazione da più di tre anni, e 56% da più di un anno), così come rilevante la quota tra i partecipanti di persone in svantaggio sociale, psicologico ed economico. Che effetti ha prodotto la partecipazione al progetto? Semplificando per difetto si può dire che il 38,4% dei partecipanti (almeno 3 incontri) ha trovato lavoro, a cui si somma un 4,4% che è entrato in un percorso di formazione propedeutico all’assunzione per un totale del 42,8%. Se a questa somma escludiamo chi non era dichiaratamente alla ricerca di un lavoro o era in condizioni di forte fragilità, si raggiunge il 52,5% di collocazione.
L’apprezzamento del progetto e i risultati di attivazione alla ricerca attiva sono postivi. ll 39% degli utenti è stato giudicato “riattivato” dal trainer, ovvero è passato da una condizione di scoraggiamento e sostanziale inattività a una condizione di ricerca attiva su obiettivi professionali chiari. Soddisfazione da parte degli utenti: il voto medio dato alla domanda “Consiglieresti a un amico di partecipare a un Job Club?” è stato 9/10.
Gli enti coinvolti sono stati: 9 Enti Comunali, 5 cooperative, 6 associazioni o enti territoriali. Geograficamente gli enti erano così distribuiti: 2 nel veronese, 5 nel vicentino, 2 nel bellunese e 11 nell’anconetano.