Cavalli sempre più al galoppo in Veneto. Nell’ultimo decennio la presenza degli equidi ha registrato una crescita esponenziale nel Nordest e anche in Veneto, terza regione italiana per incremento di equidi (cavalli, asini, muli e bardotti) con +11.590 animali (+51,4%) dopo Lazio (+ 15.605, + 39,4%) e Lombardia (+ 13.677, + 31,6%). Un’esplosione dovuta sia alle attività legate all’universo agricolo, che ha proceduto al recupero e alla salvaguardia del patrimonio zootecnico, sia alla grande riscoperta del cavallo in ambiti come quelli dell’agriturismo, dell’ippoterapia e del turismo equestre in generale. Sono i dati che emergono dalla ricerca “Il cavallo: una realtà poliedrica”, realizzata dall’ufficio studi di Confagricoltura Veneto e Cgia di Mestre, presentati nell’ambito di Fieracavalli alla presenza del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, del presidente di Confagricoltura Veneto Lodovico Giustiniani, del direttore della Cgia di Mestre Renato Mason e del presidente di Confagricoltura Verona, Paolo Ferrarese. In Italia, secondo i dati dell’Anagrafe degli equidi, ci sono oltre 450.000 equidi, di cui la maggior parte sono cavalli. Nel 2007 erano 350.282: nell’ultimo decennio la crescita è stata pari al 25,6. Il primato in Italia va alla Lombardia, dove sono presenti 56.934 equidi. Seguono Lazio (55.257), Sicilia (39.961), Piemonte (37.056), Emilia Romagna (35.374) e Veneto (34.157). In forte aumento il numero di allevamenti di cavalli e altri equidi, con 2.884 imprese registrate nel 2018 rispetto alle 2.560 del 2008 (+ 12,7%). In Veneto si contano 191 allevamenti (+ 12%). La provincia di Verona domina con 47 imprese, seguita da Padova con 34, Treviso e Vicenza con 32, Venezia con 22, Belluno con 21 e Rovigo con 3. Verona vanta anche il tasso di crescita più elevato (+67%). Il Veneto schiera inoltre 29 aziende agrituristiche con attività di equitazione, come i corsi, la visita ai maneggi e le passeggiate a cavallo. Un numero in crescita negli ultimi 4 anni ma che è però ancora contenuto rispetto a quelli di altre regioni come la Sicilia, che conta ben 261 agriturismi dediti ad attività di equitazione e la Lombardia (200).