Oltre 60 relatori tra ingegneri, architetti, geometri, avvocati, commercialisti. E anche blogger, per essere allineati ai social. Più di 40 gli appuntamenti tra convegni e workshop. 76 ore di lavoro in soli 3 giorni di manifestazione. Almeno 50 i crediti formativi conseguibili, a cui si aggiungono riconoscimenti e attestati di partecipazione certificata. Sono i numeri della Fiera del condominio sostenibile (20-22 ottobre, Veronafiere): un evento, alla seconda edizione, che vuole portare al centro dell’attenzione i temi della ristrutturazione, della riqualificazione, del consolidamento delle strutture e di tutti quei servizi connessi alla gestione condominiale. La Fiera è destinata sia ai professionisti del settore, per aggiornarsi e accrescere i propri crediti formativi, sia al pubblico, alle famiglie e a chiunque possieda un immobile e partecipi alla vita condominiale. E un potenziale economico in continua crescita conun indotto esponenziale. La Fiera del Condominio Sostenibile,realizzata da Virginia Gambino Editore in co-organizzazione con l’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, con ingresso gratuito, apre i battenti domenica 20 ottobre con la Festa del Condominio, evento dedicato al pubblico con la presenza degli Agrichef, i cosiddetti contadini ai fornelli di Campagna Amica di Coldiretti Verona che si esibiranno in ‘autentici’ showcooking con prelibate degustazioni realizzate con prodotti a km zero. Settore strategico dal punto di vista sociale, edilizio-urbanistico, energetico, ambientale, il condominio è infatti sempre più al centro dell’attenzione degli operatori. 14,5 milioni gli edifici in Italia dei quali 12,2 milioni residenziali e di questi circa il 10%, oltre 1,2 milioni, sono condomini. In quel 10% di edifici risiede quasi il 60% della popolazione. Riqualificarli significa attivare operazioni convenienti per tutti, dalla progettazione alla gestione dei lavori per arrivare, negli anni, alla manutenzione. E questo grazie anche agli incentivi, alle defiscalizzazioni, al supporto finanziario di molti operatori specializzati, alla cessione del credito fiscale, al basso costo del denaro per accedere ai finanziamenti e al risparmio in bolletta che deriva dalla riduzione dei consumi energetici. Un investimento ad alto rendimento con una redditività finanziaria superiore al 13% netto in grado di garantire risparmi che se fossero finanziari rappresenterebbero un tornaconto che nessun investimento sicuro può oggi assicurare. Quanti amministratori condominiali, progettisti, tecnici, imprese sono in grado di farsi promotori e gestori di azioni che comportano risparmi veri e tangibili per i condòmini, sviluppando adeguati business plan? Di certo, tanti. Sicuramente una politica attenta di intervento può contare su oltre 25mila amministratori professionali che gestiscono 600mila condomini in Italia e di almeno, secondo le stime, altri 30.000 amministratori non professionali.